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Quando ci si appresta ad eseguire la manutenzione ci si può trovare ad esempio di fronte a una delle seguenti tre possibilità:
– impianto di nuova realizzazione;
– impianto esistente dotato di tutte le informazioni necessarie quali schemi, manuali, ecc .;
– impianto dove la documentazione è totalmente o parzialmente mancante.
Nel primo caso, se il progettista ha fornito nella relazione tecnica di progetto (Guida CEI 02 – cap. 2.2 Documentazione del progetto definitivo) le indicazioni inerenti alla presentazione (al termine dei lavori) della documentazione relativa alla manutenzione conseguente alle scelte progettuali e se l’impresa installatrice che ha realizzato l’impianto, ha diligentemente fatto il suo lavoro, anche in assenza di indicazioni del progettista, ed ha corredato l’impianto di tutta la documentazione necessaria per il corretto uso e manutenzione dello stesso, l’impresa installatrice che eseguirà la manutenzione si troverà nella condizione ottimale per svolgere il proprio operato.
Anche nel secondo caso, se l’impianto non ha subito modifiche oppure, qualora ci siano state, sono correttamente documentate ed integrate nel resto della documentazione, l’impresa installatrice che eseguirà la manutenzione si troverà nella condizione ottimale per svolgere il proprio operato. Nel terzo caso, invece, nasce la necessità di ricostruire la documentazione mancante e sono più evidenti le opportunità di collaborazione tra l’impresa installatrice ed il progettista.
Occorre subito precisare che all’impresa installatrice dovranno essere riconosciuti dal committente i costi che deve sostenere per la produzione di questa documentazione. Di regola la documentazione da produrre è ad esempio la seguente:
– disegni finali “come costruito”;
– manuali di manutenzione.
In genere, la produzione dei disegni finali come costruito rientra nei compiti del progettista, in quanto se non ci si limita al semplice rilievo degli impianti esistenti, occorre eseguire anche una serie di verifiche che rientrano nelle competenze del progettista. La produzione del manuale di manutenzione rientra invece nei compiti dell’impresa installatrice.
Disegni finali come costruito
er produrre i “disegni finali come costruito” il progettista si troverà a dovere ricostruire una documentazione: una sorta di progetto a ritroso. Nel fare ciò, in base ai vari passaggi di verifica obbligati, potrà evidenziare anche delle situazioni da sanare sia dal punto di vista esecutivo sia dal punto di vista realizzativo.
I passaggi principali che il progettista deve fare per produrre i disegni finali come costruito, riguardano il reperimento dell’eventuale documentazione esistente e il rilievo e la verifica degli impianti esistenti.
Per il reperimento dell’ eventuale documentazione esistente di deve fare riferimento ai seguenti punti: a) dati relativi alla fornitura dell’energia elettrica da parte dell’ente distributore quali ad esempio: per una fornitura in media tensione:
– valore della tensione concatenata;
– sistema elettrico della rete di alimentazione;
– valore della corrente di cortocircuito presunta;
– corrente di guasto a terra;
– corrente di terra;
– tempo di eliminazione del guasto a terra;
per una fornitura in bassa tensione:
– valore della tensione concatenata;
– sistema elettrico della rete di alimentazione;
– valore della corrente di cortocircuito presunta;
b) la dichiarazione di conformità alla regola d’arte dell’impianto esistente, quando prodotta;
c) le informazioni sulla destinazione d’uso dell’edificio, della costruzione o del luogo;
d) il numero di persone massimo previsto totale o nei singoli compartimenti antincendio (quando esistenti);
e) la documentazione con individuati gli ambienti e le applicazioni particolari, quali ad esempio: gli ambienti a maggior rischio in caso d’incendio, gli ambienti ad uso medico, i luoghi con pericolo di esplosione, ecc.
Va da sé che se questa documentazione è inesistente è indispensabile che sia interamente ricostruita in quanto di fondamentale importanza.
Il secondo passaggio è il rilievo e la verifica degli impianti esistenti, con particolare riferimento a :
– dislocazione dei componenti;
– modalità di posa;
– tipologia dei materiali installati e verifica della loro idoneità con riferimento all’ambiente di installazione;
– verifica delle linee esistenti (portata e caduta di tensione in base alla corrente di impiego Ib);
– rilievo della costituzione dei quadri di distribuzione e protezione, verifica delle temperature di esercizio dei quadri stessi;
– verifica dell’esistenza di utilizzatori che producono nell’impianto distorsioni armoniche;
– verifica della corrente di cortocircuito nei vari punti dell’impianto e verifica della compatibilità con la stessa dei componenti installati;
– verifica delle protezioni installate nei quadri in ordine al cortocircuito e al sovraccarico;
– compilazione delle tabelle cavi per il collegamento di tutte le utenze derivate dai quadri degli impianti;
– disposizioni dei materiali montati all’interno dei quadri o sulle portelle, e delle morsettiere;
– verifica del dimensionamento meccanico delle sbarre e dei relativi supporti;
– verifica del dimensionamento meccanico degli ancoraggi dei cavi di potenza;
– la verifica del dimensionamento delle canalizzazioni dei cavi elettrici ed il calcolo dei relativi sostegni;
– disegni di installazione, nei quali verranno indicati tutti gli apparecchi con le loro sigle di identificazione;
– verifica della ventilazione e raffreddamento per cabine di trasformazione, box trasformatori, locali contenenti UPS, ecc.;
– verifica della ventilazione e raffreddamento per quadri di potenza e/o contenenti anche apparecchiature elettroniche, azionamenti, PLC, personal computer, ecc.;
– verifica della ventilazione e ricambi per ambienti classificati (locali batterie, ecc.);
– verifica del livello di illuminamento normale e di sicurezza. E’ opportuno che il progettista segnali al committente che gli impianti elettrici devono essere mantenuti in condizioni di sicurezza e di efficienza nel tempo mediante idonee operazioni di manutenzione. Il committente dovrà attenersi quindi scrupolosamente alle istruzioni contenute nel manuale di manutenzione per mantenere in perfetta sicurezza ed efficienza l’impianto elettrico e dovrà affidare la manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti a ditte abilitate del settore.

Quando ci si appresta ad eseguire la manutenzione ci si può trovare ad esempio di fronte a una delle seguenti tre possibilità:
– impianto di nuova realizzazione;
– impianto esistente dotato di tutte le informazioni necessarie quali schemi, manuali, ecc .;
– impianto dove la documentazione è totalmente o parzialmente mancante.
Nel primo caso, se il progettista ha fornito nella relazione tecnica di progetto (Guida CEI 02 – cap. 2.2 Documentazione del progetto definitivo) le indicazioni inerenti alla presentazione (al termine dei lavori) della documentazione relativa alla manutenzione conseguente alle scelte progettuali e se l’impresa installatrice che ha realizzato l’impianto, ha diligentemente fatto il suo lavoro, anche in assenza di indicazioni del progettista, ed ha corredato l’impianto di tutta la documentazione necessaria per il corretto uso e manutenzione dello stesso, l’impresa installatrice che eseguirà la manutenzione si troverà nella condizione ottimale per svolgere il proprio operato.
Anche nel secondo caso, se l’impianto non ha subito modifiche oppure, qualora ci siano state, sono correttamente documentate ed integrate nel resto della documentazione, l’impresa installatrice che eseguirà la manutenzione si troverà nella condizione ottimale per svolgere il proprio operato. Nel terzo caso, invece, nasce la necessità di ricostruire la documentazione mancante e sono più evidenti le opportunità di collaborazione tra l’impresa installatrice ed il progettista.

Occorre subito precisare che all’impresa installatrice dovranno essere riconosciuti dal committente i costi che deve sostenere per la produzione di questa documentazione. Di regola la documentazione da produrre è ad esempio la seguente:
– disegni finali “come costruito”;
– manuali di manutenzione.
In genere, la produzione dei disegni finali come costruito rientra nei compiti del progettista, in quanto se non ci si limita al semplice rilievo degli impianti esistenti, occorre eseguire anche una serie di verifiche che rientrano nelle competenze del progettista. La produzione del manuale di manutenzione rientra invece nei compiti dell’impresa installatrice.
Disegni finali come costruitoer produrre i “disegni finali come costruito” il progettista si troverà a dovere ricostruire una documentazione: una sorta di progetto a ritroso.
Nel fare ciò, in base ai vari passaggi di verifica obbligati, potrà evidenziare anche delle situazioni da sanare sia dal punto di vista esecutivo sia dal punto di vista realizzativo.
I passaggi principali che il progettista deve fare per produrre i disegni finali come costruito, riguardano il reperimento dell’eventuale documentazione esistente e il rilievo e la verifica degli impianti esistenti.

Per il reperimento dell’ eventuale documentazione esistente di deve fare riferimento ai seguenti punti:

a) dati relativi alla fornitura dell’energia elettrica da parte dell’ente distributore quali ad esempio:
per una fornitura in media tensione:
– valore della tensione concatenata;
– sistema elettrico della rete di alimentazione;
– valore della corrente di cortocircuito presunta;
– corrente di guasto a terra;
– corrente di terra;
– tempo di eliminazione del guasto a terra;

per una fornitura in bassa tensione:
– valore della tensione concatenata;
– sistema elettrico della rete di alimentazione;
– valore della corrente di cortocircuito presunta;

b) la dichiarazione di conformità alla regola d’arte dell’impianto esistente, quando prodotta;
c) le informazioni sulla destinazione d’uso dell’edificio, della costruzione o del luogo;
d) il numero di persone massimo previsto totale o nei singoli compartimenti antincendio (quando esistenti); e) la documentazione con individuati gli ambienti e le applicazioni particolari, quali ad esempio: gli ambienti a maggior rischio in caso d’incendio, gli ambienti ad uso medico, i luoghi con pericolo di esplosione, ecc.

Va da sé che se questa documentazione è inesistente è indispensabile che sia interamente ricostruita in quanto di fondamentale importanza.
Il secondo passaggio è il rilievo e la verifica degli impianti esistenti, con particolare riferimento a :
– dislocazione dei componenti;
– modalità di posa;
– tipologia dei materiali installati e verifica della loro idoneità con riferimento all’ambiente di installazione;
– verifica delle linee esistenti (portata e caduta di tensione in base alla corrente di impiego Ib);
– rilievo della costituzione dei quadri di distribuzione e protezione, verifica delle temperature di esercizio dei quadri stessi;
– verifica dell’esistenza di utilizzatori che producono nell’impianto distorsioni armoniche;
– verifica della corrente di cortocircuito nei vari punti dell’impianto e verifica della compatibilità con la stessa dei componenti installati;
– verifica delle protezioni installate nei quadri in ordine al cortocircuito e al sovraccarico;
– compilazione delle tabelle cavi per il collegamento di tutte le utenze derivate dai quadri degli impianti;
– disposizioni dei materiali montati all’interno dei quadri o sulle portelle, e delle morsettiere;
– verifica del dimensionamento meccanico delle sbarre e dei relativi supporti;
– verifica del dimensionamento meccanico degli ancoraggi dei cavi di potenza;
– la verifica del dimensionamento delle canalizzazioni dei cavi elettrici ed il calcolo dei relativi sostegni;
– disegni di installazione, nei quali verranno indicati tutti gli apparecchi con le loro sigle di identificazione;
– verifica della ventilazione e raffreddamento per cabine di trasformazione, box trasformatori, locali contenenti UPS, ecc.;
– verifica della ventilazione e raffreddamento per quadri di potenza e/o contenenti anche apparecchiature elettroniche, azionamenti, PLC, personal computer, ecc.;
– verifica della ventilazione e ricambi per ambienti classificati (locali batterie, ecc.);
– verifica del livello di illuminamento normale e di sicurezza.

E’ opportuno che il progettista segnali al committente che gli impianti elettrici devono essere mantenuti in condizioni di sicurezza e di efficienza nel tempo mediante idonee operazioni di manutenzione. Il committente dovrà attenersi quindi scrupolosamente alle istruzioni contenute nel manuale di manutenzione per mantenere in perfetta sicurezza ed efficienza l’impianto elettrico e dovrà affidare la manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti a ditte abilitate del settore.