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ANIE Confindustria e l’Ufficio ICE di Dubai hanno promosso una partecipazione di 67 aziende italiane del comparto Anie alla Middle East Electricity 2013, in programma dal 17 al 19 febbraio 2013, presso il Dubai International Convention & Exhibition Centre. La presenza italiana alla Fiera è in assoluto la più numerosa a livello di aziende partecipanti (121 imprese) seguita da Turchia (100) e Germania (94).

Giunta alla 38a edizione, la fiera rappresenta la principale manifestazione del Medio Oriente dedicata ai settori dell’impiantistica elettrica, dell’elettronica, della produzione, distribuzione e trasmissione di energia. Nel 2012 si è registrata la presenza di 1.043 espositori provenienti da 56 Paesi, con un numero totale di circa 46.000 visitatori. Le delegazioni ufficiali nazionali sono state 18. L’Italia si distingue, unitamente a Cina, Germania, e Turchia, per la più estesa presenza espositiva. In questa edizione l’Italia sarà presente con un’area espositiva di circa 1.000 mq. Contestualmente alla Middle East Electricity quest’anno si inaugura la 1a edizione di Solar Middle East, il più importante evento riservato alle tecnologie per il solare mai realizzato nella regione.

Con questa doppia iniziativa, gli Emirati Arabi Uniti (EAU) confermano il loro impegno nel promuovere e migliorare a livello globale l’innovazione e la ricerca nel campo delle energie, in particolare delle rinnovabili. Per parte loro, le imprese partecipanti associate ad ANIE, che rappresentano l’eccellenza dell’industria elettrotecnica ed elettronica italiana, potranno sfruttare l’importante vetrina offerta dai due eventi per intercettare la significativa e crescente richiesta di tecnologia presente negli Emirati Arabi in questi determinati settori.

Dati macroeconomici EAU ed interscambio con l’Italia

Nel 2012, pur in uno scenario internazionale in rallentamento, gli Emirati Arabi Uniti si sono confermati un’economia dinamica, mettendo a segno una crescita del Prodotto Interno Lordo vicina al 4%. Secondo le più recenti previsioni, anche nel triennio 2013-2015 si attende nel Paese mediorientale una crescita del PIL a un tasso medio annuo del 3%. Gli Emirati Arabi Uniti costituiscono pertanto un mercato potenzialmente strategico per le imprese italiane.

Con un saldo della bilancia commerciale in attivo di oltre 50 Miliardi di Euro, le importazioni degli EAU hanno registrato nel 2011 una crescita di sette punti percentuali. Con una quota di oltre il 3%, l’Italia rappresenta l’8° Paese fornitore degli Emirati Arabi Uniti a livello mondiale, nonché il 3° a livello europeo dopo Germania e Regno Unito. La presenza imprenditoriale italiana negli EAU è altamente qualificata ed è rappresentata da 180 società a controllo o a partecipazione italiana. Molte di queste società dispongono di una propria filiale (unità produttiva o branch office). Altre operano tramite agenti locali. Tra le principali società italiane presenti negli Emirati molte operano nel settore delle costruzioni, dell’oil&gas, della logistica, dell’elettromeccanica e dell’ICT.

Le esportazioni italiane di Elettronica ed Elettrotecnica verso gli EAU

Con una crescita a due cifre (+28,9% rispetto al 2010) nel 2011 le esportazioni italiane verso gli Emirati Arabi Uniti hanno superato i 4,7 Miliardi di Euro. Secondo i preconsuntivi 2012 il trend dovrebbe confermarsi positivo, mettendo a segno un’ulteriore crescita superiore ai quindici punti percentuali.

L’export italiano si focalizza nei settori della Meccanica strumentale, Metallurgia, Prodotti della raffinazione ed Elettrotecnica ed Elettronica. Rispetto al dato complessivo dei vari settori industriali, il comparto rappresentato da Confindustria ANIE detiene una quota di export superiore al 10%.

Nel 2011 le esportazioni italiane di Elettrotecnica ed Elettronica verso gli Emirati Arabi Uniti si sono attestate a 464,1 Milioni di Euro (+19% rispetto al 2010).

Nel dettaglio, i comparti dell’Elettrotecnica italiana che hanno generato più esportazioni verso gli Emirati Arabi Uniti nel 2011 sono stati la Produzione, Trasmissione e Distribuzione di Energia (129,9 milioni di euro), i Cavi (77,3 milioni di euro), gli Apparecchi Domestici e Professionali (53,9 milioni di euro) e l’Illuminazione (40,0 milioni di euro). Per quanto riguarda l’industria Elettronica, a risultare prevalenti sempre nel 2011 sono state le vendite dall’Italia verso gli Emirati Arabi Uniti di tecnologie per l’Automazione e Misura (72,2 milioni di euro) e per l’ICT (63,9 milioni di euro).

Anche nel 2012, secondo i preconsuntivi disponibili, le esportazioni italiane di Elettrotecnica ed Elettronica verso gli Emirati Arabi Uniti hanno messo a segno un’accelerazione a doppia cifra (+21%), attestandosi a 561,6 Milioni di Euro. A fine 2012 il saldo della bilancia commerciale per l’Elettrotecnica e l’Elettronica italiane è risultato attivo per 552,5 Milioni di Euro.

Opportunità di sviluppo per le imprese italiane di Elettronica ed Elettrotecnica negli EAU

A fronte degli ingenti piani d’investimento infrastrutturali annunciati ed in parte già avviati dalle autorità locali, le opportunità di business per gli operatori attivi nei settori industriali delle tecnologie, quali le aziende di ANIE Confindustria, sono significative.

a) Energia:

Dubai sta cercando di assicurare il proprio approvvigionamento a lungo termine incoraggiando investimenti e diversificando risorse energetiche, incluse le rinnovabili ed il nucleare. Nell’ambito della Strategia d’Energia Integrata 2030, Dubai intende ridurre le importazioni d’energia e le emissioni di anidride carbonica, che causano riscaldamento climatico, del 30% entro il 2030, usando la propria energia solare, o attraverso il nucleare che verrebbe importato dal vicino Emirato di Abu Dhabi, una volta realizzato l’impianto.

La Dubai Electricity & Water Authority (DEWA) ha recentemente annunciato investimenti pari a 3,3 Miliardi di Dollari per la realizzazione di parchi solari che possano generare potenzialmente 1,000 MW di energia entro il 2030.

Tali investimenti si inseriscono all’interno degli ambiziosi obiettivi annunciati dalle Autorità locali in tema di sostenibilità ambientale, con il raggiungimento entro il 2020 del 7% del fabbisogno di energia totale assicurato da fonti di energia rinnovabile, per un valore pari a circa 1.500 MW.

b) Trasporti Ferroviari ed Elettrificati:

Un progetto significativo, di valore superiore a 100 miliardi di dollari, sta impegnando i 6 Paesi del Consiglio di Cooperazione del Golfo (GCC): si tratta della costruzione di una rete ferroviaria che collegherà il Kuwait, dal suo confine con l’Iraq, alla città di Salalah, nell’Oman meridionale, attraverso l’intera costa orientale della Penisola Araba, isole (Bahrein) e penisole (Qatar) comprese. Secondo i progetti, la ferrovia sarà composta da 2 linee parallele: la prima, di 1.970 km, attraverserà tutti i 6 Paesi (collegando il Bahrein tramite un ponte); la seconda, di 1.984 km, si estenderà tra Kuwait, Arabia Saudita ed Emirati Arabi per finire in Oman. Nel 2010 i Ministri dei trasporti dei Paesi del Consiglio di Cooperazione del Golfo hanno approvato uno studio di fattibilità dell’intera rete che, secondo stime ottimistiche, sarà operativa già dal 2017.

Per completare un tale ambizioso progetto, i 6 Paesi del Consiglio di Cooperazione del Golfo stanno sviluppando programmi di modernizzazione delle rispettive infrastrutture. Gli Emirati Arabi nel biennio 2010-2011 hanno dato impulso ad 8 progetti, per un valore totale di circa 20,6 miliardi di dollari, e stanno effettuando studi di fattibilità soprattutto con riguardo al posizionamento di rotaie in territori desertici e all’impatto che le dune di sabbia potrebbero avere sulle linee. La metropolitana di Dubai è attualmente il secondo sistema ferroviario completamente automatizzato più lungo al mondo; consta di 2 linee, la più recente (linea verde) inaugurata nel settembre 2011. Nel 2012 è stato avviato lo studio di fattibilità per la costruzione della terza linea.

c) Costruzioni:

Il valore dei progetti in corso di realizzazione negli EAU ammonta a 604 miliardi di dollari e nel solo 2011 sono stati annunciati nuovi progetti per 14 miliardi di dollari.
In particolare, a Dubai sono stati avviati i lavori per il rinnovo dell’aeroporto internazionale. Inoltre, il developer immobiliare Meraas Holding ha avviato la realizzazione del progetto da 544 milioni di dollari del Phoenix Mart adiacente al Dragon Mart nei pressi dell’International City. Il progetto del polo logistico comprende anche la costruzione di 1 hotel a 5 stelle per un’estensione complessiva pari a 750.000 mq. Infine, DAMAC Properties, la maggiore società immobiliare nel Medio Oriente, ha avviato al termine del 2011 i lavori di un progetto di edilizia residenziale in Dubai Marina per un valore di 100 milioni di dollari. Il progetto prevede appartamenti da 1, 2, 3 camere e suite, incluse strutture ricreative (alberghi, spa, etc.) da 5 stelle.
Dubai potrebbe spendere fino a 4 miliardi di dollari in infrastrutture e progetti di costruzione, se dovesse essere scelta per ospitare il World Expo nel 2020.

“La partecipazione alla Middle East Electricity di Dubai di una grande rappresentanza di aziende Italiane con l’Agenzia ICE – ha sottolineato il Presidente ICE Riccardo Maria Monti – è un ulteriore esempio del rinnovato slancio promozionale del Sistema Italia, anche in settori innovativi e dell’alta tecnologia.”

“Gli Emirati Arabi Uniti ed il Golfo Persico – ha aggiunto il Presidente dell’ICE – sono un mercato strategico per le aziende italiane, anche e soprattutto per la possibilità di utilizzare quest’area per penetrare in Africa e nel Subcontinente indiano.
Questa manifestazione è ancora più significativa se si pensa che è stata affidata all’Ufficio ICE di Dubai nei mesi scorsi (prima della formale ripartenza), sotto forma di iniziativa “privatistica”: con questa modalità le aziende – ha concluso Monti – si affidano all’Agenzia ICE per il supporto all’estero anche in assenza di un contributo pubblico alla manifestazione”.

“I Paesi del Golfo e, in particolare, gli Emirati Arabi Uniti si confermano un’area di fondamentale importanza per le strategie di internazionalizzazione delle imprese Anie, anche alla luce degli ingenti piani di investimento infrastrutturali in programma nei settori più strategici” – ha dichiarato Claudio Andrea Gemme Presidente di Anie Confindustria.

“Nella partecipazione a questa edizione della Middle East Electricity di Dubai un elemento di estrema rilevanza è la collaborazione con ICE – ha aggiunto il Presidente Gemme – Nella promozione del sistema industriale italiano è essenziale porre in adeguato risalto la componente più avanzata e competitiva rappresentata dalle tecnologie, espressione dell’eccellenza e della qualità del nostro manifatturiero. Nonostante non fossero disponibili contributi pubblici siamo riusciti a dare vita a questa collettiva e mantenere inalterata la tradizionale presenza dell’industria italiana”.