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Acqua calda dal fotovoltaico con Elwa

my-PV ha ideato Elwa, un riscaldatore a immersione con regolazione elettronica e automatica in grado di convertire l’energia prodotta da un impianto fotovoltaico in accumulo termico. Artha Consulting è rappresentante esclusivo di my-PV per l’Italia 

Statisticamente, su applicazioni residenziali, l’energia generata dal fotovoltaico e autoconsumata istantaneamente dall’utente difficilmente supera il 30-40%. my-PV, azienda austriaca convinta del fatto che il fotovoltaico sia una soluzione efficace anche per la produzione di calore, ha dunque ideato una soluzione in grado di sfruttare al meglio e convertire il surplus di energia.

Si tratta di Elwa, un riscaldatore a immersione con regolazione elettronica e automatica ad attacco universale che, collegato a un attacco “cieco” presente in tutti gli accumuli di acqua, può sostituire tecnologie come il solare termico e termodinamico o essere integrato a pompe di calore, caldaie a bio massa, caldaie a gas ecc.

Il dispositivo viene semplicemente collegato a una qualsiasi presa elettrica in AC; comunicando con un misuratore posto a valle delle utenze dell’abitazione modula il proprio assorbimento utilizzando la sola energia generata dal fotovoltaico e non consumata dai carichi dell’abitazione. Con Elwa l’autoconsumo medio di una abitazione può salire dal 30% all’85%: una conversione di energia elettrica eccedente in accumulo termico.

Elwa in versione DC, connesso direttamente a pochi moduli fotovoltaici (da 3 a 6 a seconda della tensione) e senza inverter, rappresenta un’alternativa più economica ma al contempo tecnicamente migliorativa rispetto al solare termico e al solare termodinamico.  

Le due versioni si distinguono per l’utilizzo in caso di utenze allacciate alla rete elettrica, oppure per installazioni off-grid dove il fotovoltaico risulta l’unica fonte di energia elettrica dell’utente. In sintesi il portafoglio my-PV si compone di una versione DC (Elwa-DC) quale alternativa al solare termico, una versione AC (Elwa AC) per impianti fotovoltaici tradizionali esistenti o nuovi, e due modelli AC in presenza di accumulo elettrico connesso o non connesso a rete.

“Elwa può essere visto come una valida alternativa al ben più costoso sistema di accumulo a batteria, di cui raggiunge le prestazioni in termini di aumento dell’autoconsumo” spiega Alex Dal Santo, responsabile sviluppo business di Artha Consulting, rappresentante esclusivo per l’Italia di my-PV.

Con la possibilità di regolazione della temperatura obiettivo e la possibilità di scaricare i dati storici, mediante interfaccia USB, l’utente può gestire il sistema in modo semplice e avere sempre a disposizione una puntuale analisi della prestazione.

Dal punto di vista tecnico ed economico l’utilizzo di fotovoltaico abbinato a Elwa ha diversi vantaggi: non vi è la necessità di collegare i collettori solari sul tetto con tubazioni coibentate, bensì è sufficiente il collegamento dei moduli fotovoltaici con semplici cavi solari da 4/6mm2. La prestazione di Elwa inoltre non è penalizzata da una bassa temperatura dell’ambiente esterno, bensì è legata al solo irraggiamento. Il dispositivo non ha parti in movimento, quindi le probabilità di rotture sono estremamente contenute; inoltre non vengono utilizzati liquidi speciali che necessitano di essere periodicamente sostituiti e smaltiti. I pannelli fotovoltaici inoltre, rispetto ai collettori solari, hanno un peso più contenuto. Infine a temperatura obiettivo viene impostata direttamente sul dispositivo Elwa, raggiunta la quale il sistema si spegne; in questo modo non c’è la problematica della sovratemperatura nei mesi estivi e del ristagno di liquidi ad alte temperature all’interno del circuito idraulico.