
Come si sta muovendo il settore elettrico in questa situazione di crisi?
Il Giornale dell’Installatore Elettrico sta realizzando di giorno in giorno una serie di interviste a tutti i protagonisti della filiera: produttori, distributori, associazioni di categoria e, naturalmente, installatori.
Per capire quali sono i problemi da affrontare, ma soprattutto, quali le azioni costruttive per riprendere rapidamente e con efficacia l’attività.
Intervista a Claudio Danelutto, Marketing & eCommerce Manager di Astrel Group.
Oggi il diffondersi del contagio e i Decreti messi in atto da parte del Governo hanno modificato in maniera sostanziale le normali attività operative. Come azienda, che tipo di azioni avete intrapreso?
Abbiamo sospeso le visite presso clienti e gli incontri con gli installatori, potenziando la nostra presenza “on-line” e l’utilizzo di strumenti di comunicazione digitale per essere comunque vicini ai nostri clienti. In questo momento di brusco rallentamento è possibile dedicare più tempo alla conoscenza, e questo per riprendere poi la normale operatività con maggiore slancio ed efficienza.
Inutile oggi fare delle sterili ipotesi sul futuro a breve/medio termine; ciononostante è chiaro che, in questo caso, si tratta di una “crisi” a tempo, nulla a che vedere con il recente passato. Guardando però in prospettiva, è giusto sottolineare come, di necessità virtù, ci siamo dovuti adattare (e rapidamente) a nuove modalità di lavoro. A emergenza conclusa sarà necessario far tesoro di queste esperienze? Cosa potrebbe cambiare anche per il settore che vi vede protagonisti?
Sicuramente l’emergenza che ci siamo trovati ad affrontare in questi giorni ha “obbligato” anche i più scettici a guardare con occhi diversi alle potenzialità e alla maturità di strumenti per lavorare e comunicare “da remoto”, spesso disponibili a costo zero: dalla semplice videochiamata one to one, a contesti di gruppo come videoconferenza e webinar formativi.
Uno degli aspetti forse più interessanti di cui far tesoro è l’abitudine/confidenza che in breve tempo molte persone hanno maturato nell’utilizzo di queste tecnologie. Ne nascerà un maggiore investimento sugli asset digitali e sulla formazione del personale interno (da parte dell’azienda) e maggiore integrazione con i nostri installatori di fiducia, che si approccieranno più disinvolti verso nuovi strumenti di condivisione e comunicazione. Sarà comunque solo un’opportunità in più per migliorare il servizio e la comunicazione: ad emergenza rientrata, il contatto umano resterà sempre fondamentale e ancora più apprezzato.
In ultimo, se dovesse suggerire oggi una strategia agli installatori (artigiani o realtà più strutturate) sia per l’immediato sia per la ripresa delle normali attività che li vedrà coinvolti nei prossimi mesi, che tipo di consigli si sente di dar loro? Come sarà possibile “sfruttare” al meglio questa situazione?
Credo che questa esperienza potrà far da volano anche all’interesse delle persone verso i sistemi smart home e IoT in genere, con una minor diffidenza verso sistemi e servizi gestiti da remoto, con tutti i vantaggi che ne conseguono. Tuttavia le tecnologie possono migliorare i processi, non certo sostituire la relazione tra le persone: facendo tesoro di questa esperienza, daremo più valore al tempo dell’incontro.
#ilSettoreElettricoNonsiFerma
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