
È entrata in vigore il 1° gennaio 2018 la nuova Legge di Bilancio. Riqualificazione energetica, interventi di domotica, ristrutturazioni: anche quest’anno sono previsti Bonus ed Ecobonus, ma attenzione ad alcune novità
Con il nuovo anno entra in vigore la Legge di Bilancio 2018, pubblicata nel Supplemento Ordinario n. 62 della Gazzetta Ufficiale n. 302 del 29 dicembre 2017. Le novità previste a partire dal 1° gennaio 2018 sono molte: si va dalla conferma della proroga del bonus ristrutturazioni e mobili, alle nuove aliquote di detrazione per l’Ecobonus per lavori iniziati a partire dal 1° gennaio 2018 ed effettuati entro il 31 dicembre di quest’anno (se abitazione privata), o entro il 2021 (se condomini).
Innanzitutto la detrazione Irpef prevista dall’Ecobonus, per i lavori di riqualificazione energetica o per gli interventi di domotica – intesi come l’acquisto di dispositivi multimediali che consentono il “controllo a distanza” del riscaldamento, della climatizzazione, dello scaldacqua, luce e così via – che non sarà più pari al 65% per tutti i lavori effettuati, ma passerà al 50% per una serie di interventi. Fra questi sostituzione e posa in opera di infissi; sostituzione e posa in opera di impianti di climatizzazione invernale con l’installazione di caldaie a condensazione e a biomassa; installazione schermature solari. Nel caso di caldaie a condensazione la detrazione, inoltre, è limitata ai prodotti di classe A. Se però il nuovo impianto è dotato di caldaia a condensazione con efficienza almeno pari alla classe A di prodotto, prevista dal regolamento delegato (Ue) n. 811/2013 della Commissione, del 18 febbraio 2013, e siano contestualmente installati, sistemi di termoregolazione evoluti, appartenenti alle classi V, VI oppure VIII della comunicazione della Commissione 2014/C 207/02, la detrazione rimane al 65%. Lo stesso vale nel caso il nuovo impianto sia dotato di apparecchi ibridi, costituiti da pompa di calore integrata con caldaia a condensazione, assemblati in fabbrica ed espressamente concepiti dal fabbricante per funzionare in abbinamento tra loro.
L’Ecobonus condomini, per il quale sono arrivate recentemente istruzioni e novità – con la possibilità di cessione del credito dei condomini incapienti anche a banche e istituti di credito – potrà arrivare invece fino al 75%. E i tetti di spesa? Si va dai 100 mila euro per la riqualificazione energetica, ai 60 mila euro per interventi sull’involucro dell’edificio o per installazione di pannelli solari per produrre acqua calda per usi domestici o industriali Si scende invece ai 30 mila euro per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale o l’istallazione di caldaie a condensazione o pompe di calore ad alta efficienza.
L’obiettivo delle norme è di premiare gli interventi che consentono un risparmio energetico più consistente. Per questo resta inalterata al 65% l’aliquota sugli interventi di coibentazione e installazione di pannelli solari.
Vengono invece esclusi dall’agevolazione in modo definitivo gli interventi di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione con efficienza inferiore alla classe A di prodotto.
La detrazione per gli interventi effettuati va divisa in quota di pari importo da scaricare con la dichiarazione dei redditi quindi tramite modello 730 o Unico. Il numero delle quote da scaricare sono al massimo 10 quindi da dividere in 10 dichiarazione dei redditi. La suddivisione delle quote va effettuata in base alla spesa rispettando sempre i limiti di spesa per ogni tipologia di intervento. Una volta completati i lavori per la riqualificazione energetica il contribuente, per fruire dell’agevolazione fiscale, e quindi ufficializzare la detrazione Irpef o IRES deve presentare una specifica documentazione: certificazione energetica dell’edificio, scheda informativa degli interventi realizzati, attestazione di corrispondenza dell’intervento ai requisiti indicati dalla legge. Certificazione energetica e la scheda informativa devono essere spedite entrambe all’ENEA entro 90 giorni dalla fine dei lavori esclusivamente per via telematica.
Anche per i lavori di ristrutturazione in casa effettuati a partire dal 1° gennaio 2018 sarà possibile beneficiare della detrazione Irpef, per un importo pari al 50 per cento delle spese sostenute. In base a quanto già previsto nella guida dell’Agenzia delle Entrate, il bonus ristrutturazioni 2018 spetta per: lavori di manutenzione ordinaria, straordinaria, restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia effettuati su parti comuni di edifici residenziali, cioè su condomini (interventi indicati alle lettere a), b), c) e d) dell’articolo 3 del Dpr 380/2001); interventi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia effettuati su singole unità immobiliari residenziali di qualsiasi categoria catastale, anche rurali e pertinenze (interventi elencati alle lettere b), c) e d) dell’articolo 3 del Dpr 380/2001). Alcuni esempi di lavori di manutenzione ordinaria per cui è riconosciuto il bonus ristrutturazioni: installazione di ascensori e scale di sicurezza, realizzazione e miglioramento dei servizi igienici, sostituzione di infissi esterni e serramenti o persiane con serrande e con modifica di materiale o tipologia di infisso, rifacimento di scale e rampe, interventi finalizzati al risparmio energetico, recinzione dell’area privata, costruzione di scale interne.
Come richiedere il Bonus ristrutturazione 2018? Il contribuente interessato deve innanzitutto pagare le spese tramite bonifico bancario o postale, conservare tutta la documentazione e calcolare la detrazione spettante che dovrà poi essere indicata nella dichiarazione dei redditi successiva all’anno in cui si è effettuata la spesa, insieme ai dati catastali dell’immobile oggetto dei lavori agevolabili con il bonus. Questi invece i documenti necessari da conservare e presentare in caso di controllo da parte dell’Agenzia delle Entrate: domanda di accatastamento dell’immobile; ricevute di pagamento IMU; per i lavori condominiali: delibera dell’assemblea per l’esecuzione dei lavori e tabella della ripartizione delle spese; dichiarazione di consenso all’esecuzione dei lavori; concessioni, autorizzazioni allo svolgimento dei lavori o dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà indicante data di inizio dei lavori e compatibilità con le spese ammesse al Bonus ristrutturazioni.
Previsti infine altri provvedimenti quali il rifinanziamento della nuova Sabatini, la proroga del superammortamento e dell’iperammortamento per l’acquisto di beni strumentali per sostenere l’innovazione, in particolare quella digitale, nelle aziende (Piano Impresa 4.0).
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