Come e quando procedere all’installazione di SPD

Cosa cambia con la nuova V5 CEI 64-8? Tra le novità: la nuova Sezione 443 “Protezione contro le sovratensioni transitorie di origine atmosferica o dovute a manovra”, la nuova Sezione 534 “Dispositivi per la protezione contro le sovratensioni transitorie” e la nuova Sezione 722 “Alimentazione dei veicoli elettrici”.

Per l’installazione di un SPD, in generale, è necessario fare una valutazione del rischio dovuto a fulmine secondo quanto previsto dalla norma CEI 62305 (CEI 81-10 Ed. 2). Questa norma consente infatti un corretto e preciso dimensionamento degli SPD.

 

Tuttavia, la nuova norma CEI 64-8 V5, di recentissima pubblicazione, valuta quando è necessario installare le protezioni da sovratensioni e definisce il dimensionamento degli scaricatori di sovratensione (SPD) in occasione di scariche dirette e indirette sulle linee entranti all’impianto da proteggere.

L’obiettivo della norma è quindi quello di proteggere gli impianti e le apparecchiature elettriche e secondo questa norma l’installazione degli SPD risulta quasi sempre indispensabile.

A seconda dell’applicazione è opportuno però scegliere l’SPD più adatto.

 

Tra le novità della V5 alla Norma Cei 64-8:2012-06 “Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1.000 V in corrente alternata e a 1.500 V in corrente continua”: la nuova Sezione 443 “Protezione contro le sovratensioni transitorie di origine atmosferica o dovute a manovra”, la nuova Sezione 534 “Dispositivi per la protezione contro le sovratensioni transitorie” e la nuova Sezione 722 “Alimentazione dei veicoli elettrici”.

 

V5 CEI 64-8: sovratensioni transitorie di origine atmosferica

Secondo quanto indicato dalla Sezione 443, la protezione contro le sovratensioni transitoria deve essere prevista quando le conseguenze influiscono sulla vita umana (servizi di sicurezza, dispositivi di assistenza medica), sui servizi pubblici e sul patrimonio culturale, sulle attività commerciali e industriali, su un gran numero di persone (grandi edifici, uffici, scuole).

Per la protezione degli impianti elettrici di bassa tensione, si distinguono due sovratensioni transitorie: quelle di origine atmosferica e quella da manovra.

Per quanto riguarda le sovratensioni transitorie di origine atmosferica la norma specifica le modalità di protezione contro le sovratensioni trasmesse dalla rete di distribuzione, compresa la fulminazione diretta sul sistema di alimentazione. Diversamente, non tiene conto delle sovratensioni dovute alla fulminazione diretta o indiretta della struttura, in quanto prevista dalla Norma Cei En 62305-2.

Ai fini della protezione, dal momento che generalmente le sovratensioni transitorie da manovra hanno una ampiezza minore, “le prescrizioni relative alla protezione contro le sovratensioni transitorie di origine atmosferica […] coprono anche la protezione contro quelle dovute a manovra […]. Se non è installata alcuna protezione contro i disturbi di origine atmosferica, può essere necessario prevedere una protezione contro le sovratensioni da manovra” (articolo 443.1).

Ai fini della protezione contro le sovratensioni transitorie è necessario installare dispositivi limitatori delle sovratensioni (SPD) scelti e installati in accordo con le disposizioni contenute nell’articolo 534.

 

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V5 CEI 64-8: Valutazione del rischio

Come abbiamo accennato, esistono casi in cui la protezione contro le sovratensioni transitorie deve essere prevista (servizi di sicurezza, dispositivi di assistenza medica, servizi pubblici, attività commerciali, edifici con molte persone). Inoltre, come specificato al paragrafo 443.4 la protezione contro le sovratensioni dovute a manovra dovrebbe essere presa in considerazione nel caso di apparecchiature in cui sia probabile la generazione di sovratensioni o di disturbi a seguito di manovre, che eccedono i valori della categoria di sovratensione dell’impianto, ad esempio nel caso di un generatore a bassa tensione che alimenta l’impianto o in presenza di carichi induttivi o capacitivi (ad esempio motori, trasformatori, banchi di condensatori, ecc.), di unità di accumulo di energia o elevati carichi di corrente.

A tal fine, la norma fornisce un metodo di valutazione del rischio (articolo 443.5) e, laddove venga omessa la valutazione, prescrive che l’impianto elettrico sia comunque dotato della protezione contro le sovratensioni interne (la protezione può essere omessa nel caso di singole unità abitative “in cui il valore economico complessivo dell’impianto elettrico da proteggere sia inferiore a cinque volte il valore economico dell’SPD collegato all’origine dell’impianto”).

Nel caso di sistemi di alimentazioni costituite da linee di distribuzione aeree in cui sono installati SPD, l’Allegato B fornisce una guida per il controllo di protezione del livello di sovratensione può essere realizzato installando limitatori di sovratensione direttamente all’interno dell’impianto, in prossimità della sua origine. L’Allegato A, invece, fornisce alcuni esempi di livello di rischio calcolato CRL per l’uso di SPD.

Se il valore di CRL è inferiore a 1.000 occorre prevedere la protezione contro le sovratensioni transitorie di origine atmosferica, diversamente la protezione non è necessaria (CRL ≤ 1.000)

 

V5 CEI 64-8: Dispositivi per la protezione contro le sovratensioni transitorie

La variante V5 modifica anche la nuova Sezione 534 “Dispositivi per la protezione contro le sovratensioni transitorie”. In continuità con la sezione 443, infatti, la sezione definisce le prescrizioni per la scelta e l’installazione degli SPD a protezione delle sovratensioni transitorie.

In particolare, il paragrafo 534.4 definisce le modalità per la scelta e la posa dei limitatori di sovratensione.

Nei Sistemi TT la protezione contro i contatti indiretti deve rimanere efficace nell’impianto protetto anche in caso di guasto dell’SPD. In particolare, occorrerà installare gli SPD a valle di un dispositivo a corrente differenziale (RDC – Residual Current Device) ovvero installare gli SPD a monte del dispositivo a corrente differenziale principale. In questo caso (543.4.6) a causa del possibile guasto di un SPD collegato tra il conduttore di neutro e a quello di PE, le condizioni specificate in 411.4.1 del Capitolo 41 devono essere rispettate e gli SPD devono essere installati conformemente al tipo di collegamento CT2.

Gli schemi di installazione degli SPD in funzione delle configurazioni del sistema sono riportati nell’Allegato A (informativo), mentre l’Allegato B fornisce le informazioni relative alla correlazione tra i diversi tipi di SPD e le classi di prova conformi alla Norma di prodotto IEC 61643-11.

 

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