
Scopri come realizzare un'infrastruttura fisica multiservizio passiva di un edificio partecipando a FORMAZIONE DAY, l'open day gratuito di formazione realizzato da GIE - Il Giornale dell'Installatore Elettrico il prossimo 18 ottobre a Milano
Multiservizio, un aggettivo molto utilizzato (forse abusato) nel settore degli impianti di comunicazione elettronica da quando è stato inserito nel testo di una legge, più precisamente la legge 164 del 2014, di conversione del Decreto Legge 133 del 12 settembre 2014.
Com’è probabilmente noto, il Decreto Legge è un atto del governo che deve essere convertito in legge dai due rami del Parlamento entro 60 giorni dalla sua emanazione. Dunque, il termine per convertire il D.L. 133 scadeva il 12 novembre 2014.
Nel D.L. 133 non vi era traccia del termine “multiservizio” e neppure “infrastruttura”, tanto meno “spazi installativi”. In pratica il Decreto Legge conosciuto come “sblocca Italia” conteneva molte disposizioni finalizzate a dare stimoli per la ripresa economica ma, ad eccezione di un generico cenno alla “digitalizzazione del paese”, nessuna che facesse riferimento agli impianti per la comunicazione elettronica.
Fortunatamente, pochi mesi prima, dall’Europa era arrivata una Direttiva (2014/61/EU) che doveva essere recepita. Il recepimento di una Direttiva Europea deve avvenire con un Decreto Legislativo, non poteva certo essere recepita con una legge di conversione di un Decreto Legge.
Però, la saggezza del legislatore ha permesso di anticipare alcune condizioni, una sorta di “predisposizione” affinché il recepimento della direttiva, che sarebbe arrivato nel 2016, potesse concretizzarsi in maniera più efficace.
Infatti, nei numerosi “considerando” della direttiva, emergono sagge riflessioni. Riflessioni che, nel mondo degli installatori, si sentivano da molti anni, tanto da essere inserite nelle Guide tecniche di alcuni comitati del CEI (Comitato Elettrotecnico Italiano) e che si riassumono in un termine : predisposizione”.
La Predisposizione a cui si fa riferimento è orientata a garantire la possibilità non solo di semplificare la realizzazione degli impianti per le comunicazioni elettroniche favorendo la riduzione dei costi (come chiede la direttiva) ma, soprattutto, garantire la possibilità di realizzare tali impianti a regola d’arte, nonché poter intervenire in modo agevole per la manutenzione ed eventualmente per integrazioni finalizzate ad assicurare nuovi servizi.
Claudio Pavan, Presidente Nazionale di Confartigianato Impianti, all’interno di FORMAZIONE DAY, l’open day gratuito realizzato da GIE – Il Giornale dell’Installatore Elettrico il prossimo 18 ottobre, sarà il relatore di un seminario in cui sarà trattata una sintetica descrizione del percorso legislativo che ha portato alla introduzione nel D.P.R. 380/2001, “testo unico per l’edilizia”, il nuovo articolo 135-bis compreso le conseguenze derivanti da un eventuale mancato rispetto delle disposizioni di legge.
Inoltre verrà approfondita un’analisi dei vantaggi derivanti dall’applicazione del nuovo articolo, sia per i costruttori, sia per gli installatori e per gli utenti finali. Vantaggi definiti anche nel D.Lgs. 33/2016 di recepimento della direttiva.
Una descrizione delle soluzioni suggerite dalla Guida CEI 306-22 per la realizzazione della “infrastruttura fisica multi servizio passiva” richiesta dalla Legge e destinata ad ospitare soluzioni per gli impianti di comunicazione elettronica, sia in rame, sia in fibra ottica. Descrizione finalizzata anche a definire chi fa cosa.
Verranno anche descritte alcune soluzioni suggerite dalle Guide CEI 64-100 per la predisposizione di spazi installativi finalizzati all’abbattimento delle barriere architettoniche.
Infine, saranno analizzati alcuni aspetti delle regole CPR (Regolamento Prodotti da Costruzione) che coinvolgono gli impianti di comunicazione elettronica.
Vuoi sapere quali altri temi saranno approfonditi durante il FORMAZIONE DAY? Iscriviti gratuitamente e partecipa all’evento!
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