D.M. 37/08: senza Dichiarazione di Conformità, stop alle forniture energetiche

Confartigianato si fa portavoce del DM 37/08 che stabilisce l'obbligo da parte del committente o del proprietario di consegnare la Dichiarazione di Conformità o di Rispondenza al Distributore di Energia per avere una nuova fornitura. Pena: lo stop all'erogazione dell'energia

Il D.M. 37/08 non regola esclusivamente l’operatività e i vincoli del professionista, sia quest’ultimo un installatore elettrico, un antennista o termotecnico, ma si concentra anche su un aspetto spesso tenuto nascosto o quantomeno non valorizzato a sufficienza: gli obblighi del committente o del proprietario dell’immobile.

 

Il terzo comma dell’articolo 8 del D.M. 37/08

Il comma 3, art. 8 del D.M. 37/08, stabilisce infatti l’obbligo da parte del committente, di consegnare al distributore o al venditore di servizi, entro 30 giorni dall’allacciamento di una nuova fornitura di gas, energia elettrica o acqua, una copia della dichiarazione di conformità o della dichiarazione di rispondenza realizzata da un tecnico abilitato.

Bene, ma quanti utenti all’atto pratico adempiono a questo obbligo? E soprattutto quanto distributori o venditori di servizi energetici e non solo, richiedono questi atti in fase di attivazione di una fornitura elettrica?

Se l’è chiesto anche Confartigianato Impianti, nella figura del Presidente della Categoria Elettricisti, Adriano Stocco, che ha deciso di sollecitare la filiera interessata mandando una comunicazione al Direttore Generale per il mercato elettrico, le rinnovabili e l’efficienza energetica, il nucleare presso il Ministero Sviluppo Economico,  Gilberto Dialuce, al Direttore Infrastrutture Energia e Unbundling, ARERA – Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, Andrea Oglietti, al Direttore Enel Country Italia, Carlo Tamburi e al Direttore Generale Utilitalia, Giordano Colarullo.

 

Il gas è in regola, l’energia elettrica no

Come da Delibera AEEG n. 40/04 del 2004, il settore del gas ha infatti adottato un regolamento al fine di mettere in sicurezza gli impianti di utenza a gas, grazie anche a una consultazione con tutti i protagonisti del settore. Un dialogo utile e costruttivo che ha portato a maggior sicurezza sia in ambito privato sia pubblico.

Ma la stessa attenzione non è ancora stata dimostrata dal mondo elettrico…

Le forniture di energia elettrica ancora non assolvono l’obbligo dettato dal D.M. 37/08 e, di fatto, non chiedono attestazione della Dichiarazione di Conformità o di Rispondenza.

 

Impianti non in regola: mancanza di sicurezza per tutti

Confartigianato, come associazione di rappresentanza di migliaia di professionisti, si è posta quindi l’obiettivo di fare da cassa di risonanza a questa esigenza collettiva che porterebbe innanzitutto maggior sicurezza nelle nostre abitazioni e luoghi di lavoro.

L’obbligo di documentare un impianto a regola d’arte, infatti, ridurrebbe innanzitutto la possibilità di far operare sul mercato degli operatori non abilitati, privilegiando invece le sole imprese abilitate iscritte alla Camera di Commercio.

Non solo, la Dichiarazione di Conformità porta una maggior attenzione alla regola dell’arte, vale a dire in conformità alla vigente normativa e alle norme UNI e CEI, senza considerare che, anche in fase di allaccio di forniture con impianti realizzati prima dell’entrata in vigore del DM 37/08, l’obbligo della Dichiarazione di Rispondenza comporterebbe a un sopralluogo e accertamenti accurati da parte di un installatore elettrico.

 

Impianti senza Dichiarazione di Conformità, cosa si rischia?

Il Legislatore stesso si è espresso chiaramente nel DM 37/08: un impianto privo della documentazione richiesta è soggetto alla sospensione della fornitura d’energia, anzi, il venditore/distributore è obbligato a procedere in tal senso.

 

La battaglia di Confartigianato

Come espresso da Confartigianato all’interno della lettera ufficiale inviata alle Autorità coinvolte, l’associazione chiede l’avvio di un processo di regolazione nell’ambito del comparto elettrico al fine di promuovere la sicurezza degli impianti di utenza elettrica, così come è avvenuto per il gas.

Coinvolgendo ovviamente tutte le associazioni di rappresentanza degli installatori di impianti per affrontare questi temi e realizzare una nuova disposizione normativa che permetta finalmente di adempiere al dettato di legge.

 

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a cura di Daniele Bonalumi