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Efficienza energetica: facciamo il punto

Si è tenuto a Roma un evento promosso dall'Enea e dagli Stati Generali dell'Efficienza Energetica, dove sono stati presentati contributi teorici e best practice riguardo a innovazione, efficienza energetica e cambiamento comportamentale

Finora le politiche di efficienza energetica si sono concentrate molto sulle tecnologie, e hanno preso in considerazione solo marginalmente i cambiamenti comportamentali; ma per rendere un sistema energetico davvero efficiente è necessario considerarne non solo gli aspetti legati all’innovazione tecnologica, ma anche quelli sociali e organizzativi.

Queste le premesse dell’evento svoltosi il 22 giugno a Roma, promosso da Gli Stati Generali dell’Efficienza dell'Energetica e da Enea in collaborazione con EfficiencyKNow, dove sono stati presentati contributi teorici e best practice riguardo a innovazione ed efficienza energetica.

Nel corso della mattinata è stato illustrato il report nato con l’obiettivo di fornire indicazioni utili ai vari attori interessati all’implementazione di strategie e progetti finalizzati al cambiamento comportamentale del consumatore finale di energia.

 

Il report è stato realizzato sulla base di oltre 500 interviste rivolte a studenti universitari su “Cambiamento comportamentale ed efficienza energetica” per conoscere le opinioni sul cambiamento climatico, la percezione del consumo di energia e la relativa controllabilità.

Guarda i risultati dell'indagine

Secondo l’UE e l’Agenzia Internazionale per l’Energia (IEA), infatti, comportamenti “efficienti”, direttamente collegati all’uso ottimale delle tecnologie, porterebbero a un risparmio energetico dal 5 al 20%. Per arrivare a questi risultati è però necessario un vero e proprio cambiamento culturale che porti a una crescita della domanda di efficienza energetica.

A questo proposito stanno ricevendo attenzioni sempre maggiori i programmi sul cambiamento comportamentale (behavioural change), perché ritenuti in grado di offrire da un lato una serie di strumenti di business e risparmi energetici significativi, dall’altro un beneficio ambientale tangibile e diffuso.

 

Schneider Electric è stata inclusa nel report, con un contributo riguardante il rapporto fra tecnologie e comportamenti virtuosi nell’ottica della sostenibilità, inoltre Laura Bruni, Direttrice per gli Affari Istituzionali di Schneider Electric, è stata coinvolta nella tavola rotonda organizzata nel corso del convegno.

 

Leggi il contributo di Schneider Electric