
Come si sta muovendo il settore elettrico in questa situazione di crisi?
Il Giornale dell’Installatore Elettrico sta realizzando di giorno in giorno una serie di interviste a tutti i protagonisti della filiera: produttori, distributori, associazioni di categoria e, naturalmente, installatori.
Per capire quali sono i problemi da affrontare, ma soprattutto, quali le azioni costruttive per riprendere rapidamente e con efficacia l’attività.
Intervista a Flavio Piccolo, Responsabile Commerciale di FEB Elettrica
Oggi il diffondersi del contagio e i Decreti messi in atto da parte del Governo hanno modificato in maniera sostanziale le normali attività operative. Come azienda, che tipo di azioni avete intrapreso?
In questo momento particolare molti di noi di FEB lavorano direttamente da casa e rimangono continuamente in contatto con l’azienda e con ogni genere di cliente, grossista, installatore, privato. Ci siamo attrezzati con SKYPE, lavorimo 20 ore al giorno solo per soddisfare ogni richiesta del cliente; abbiamo ancora scorte a magazzino, siamo in grado di evadere in tempi brevissimi compatibilmente con le regole e gli adeguamenti alle esigenze dei nostri fornitori, principalmente i corrieri che si stanno davvero dimostrando partner eccezionali.
Inutile oggi fare delle sterili ipotesi sul futuro a breve/medio termine; ciononostante è chiaro che, in questo caso, si tratta di una “crisi” a tempo, nulla a che vedere con il recente passato. Guardando però in prospettiva, è giusto sottolineare come, di necessità virtù, ci siamo dovuti adattare (e rapidamente) a nuove modalità di lavoro. A emergenza conclusa sarà necessario far tesoro di queste esperienze? Cosa potrebbe cambiare anche per il settore che vi vede protagonisti?
Come diceva Einstein “E’ nella crisi che sorge l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie” ed è nella crisi che emerge il meglio di ognuno di noi. Per la gente di FEB, questa è una grande opportunità per imparare a vive nel, del e per il cambiamento. Il cambiamento avviene indipendentemente da noi, quindi bisogna cavalcarlo che piaccia o meno.
Per quanto ci riguarda, FEB sta scoprendo la comodità dello smart working: si può lavorare ugualmente, anche aumentando la qualità. A emergenza finita avremo scoperto anche quanto è bello, piacevole, costruttivo lavorare insieme ai colleghi, vedere i sorrisi, scambiarsi strette di mano e “pacche sulle spalle” e questo forse è l’aspetto più premiante che ci ha regalato questo periodo: il piacere di lavorare insieme agli altri.
E quando tutto tornerà alla normalità, a parte l’accelerazione iniziale che ci sarà, soprattutto nei ritmi, probabilmente si utilizzeranno in modo diverso gli strumenti digitali in nostro possesso, sfruttandoli anche per stare più vicino ai nostri cari.
In ultimo, se dovesse suggerire oggi una strategia agli installatori (artigiani o realtà più strutturate) sia per l’immediato sia per la ripresa delle normali attività che li vedrà coinvolti nei prossimi mesi, che tipo di consigli si sente di dar loro? Come sarà possibile “sfruttare” al meglio questa situazione?
Nessun consiglio da dare se non aumentare la qualità del lavoro e della vita, magari senza rincorrere solo i fatturati. Per finire voglio regalare questa massima che ci ha insegnato il periodo: “Non possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose”. Che ci serva di lezione.
#ilSettoreElettricoNonSiFerma
Condividi l'articolo
Scegli su quale Social Network vuoi condividere