Attualità

Fondazione Enzo Hruby: i giovani e la protezione del patrimonio culturale

Gli studenti dell’Istituto Superiore D’Adda al Teatro Civico per l’iniziativa della Fondazione Hruby

Conosciamo davvero, come cittadini, il valore dei nostri beni culturali? E cosa facciamo per proteggerli e per trasmettere l’importanza della loro tutela alle nuove generazioni?

La Fondazione Enzo Hruby, da dieci anni impegnata per sostenere la protezione del patrimonio culturale italiano contro furti, sottrazioni e vandalismi, ha ideato un progetto che si propone di stimolare una corretta riflessione sul tema. L’iniziativa è articolata in un ciclo di incontri rivolto alle ultime classi delle scuole superiori e agli studenti universitari per trasmettere ai giovani il valore del patrimonio culturale italiano – un valore storico, artistico, estetico ed economico – e l’importanza della sua protezione attraverso le tecnologie di sicurezza più moderne e appropriate.

Nell’ambito di questo progetto – che ha già toccato le città di Milano, Firenze, Genova, Torino e Venezia – si è svolto l’incontro del 19 aprile al Teatro Civico di Varallo, organizzato in collaborazione con il Comune di Varallo e l’Istituto di Istruzione Superiore D’Adda. Proprio a Varallo la Fondazione Enzo Hruby si è già impegnata in maniera consistente sostenendo la protezione del Sacro Monte, della Pinacoteca e della Biblioteca Civica “Farinone-Centa”. Dopo i saluti istituzionali di Eraldo Botta, Sindaco di Varallo, e di Enzo Portalupi, Dirigente scolastico dell’Istituto Superiore D’Adda, sono intervenuti Carlo Hruby, Vice Presidente della Fondazione Enzo Hruby, il Col. Silvio Mele, Comandante del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Torino, e Giacomo Gagliardini, docente dell’Istituto Superiore D’Adda. Ha moderato i lavori Armando Torno, editorialista del “Sole 24 Ore”.

Durante l’incontro è stato  offerto in omaggio a tutti i partecipanti il volume ‘Un capolavoro chiamato Italia. Racconto a più voci di un patrimonio da tutelare, proteggere e valorizzare’, pubblicato dalla Fondazione Enzo Hruby.

Ci auguriamo che i giovani coinvolti in questa iniziativa – dichiara Carlo Hruby – possano comprendere l’importanza del patrimonio culturale italiano, il loro ruolo di custodi e il senso più profondo del legame che esiste tra la protezione e la valorizzazione dei beni che ci circondano e che rappresentano il più grande tesoro delle nostre città e dell’Italia intera. Per rendere questi beni fruibili e per tramandarli nel tempo è necessario proteggerli contro i furti, le sottrazioni, i vandalismi e i danni accidentali attraverso le più moderne e avanzate tecnologie di sicurezza. I giovani possono comprendere facilmente i progressi tecnologici e le grandi potenzialità dei sistemi oggi disponibili, perché sono molto simili a quelli dell’informatica e dell’elettronica di consumo con cui hanno familiarità. Affrontare questi temi in una città come Varallo, che si è sempre dimostrata attenta e sensibile verso i temi della protezione, della tutela e della valorizzazione del patrimonio culturale italiano, ci fa particolarmente piacere, anche per la concomitanza della grande mostra su Gaudenzio Ferrari, che conferma l’importante ruolo di Varallo come centro di promozione artistica e culturale”.