
Cresce il numero di reati nelle città italiane e cresce la richiesta di sicurezza, ormai considerata fondamentale nel determinare la qualità della vita delle persone. Il risultato è un mercato in crescita e in evoluzione in cui sicurezza attiva e passiva la fanno da padroni
A Milano tutte le finestre si accompagnano con le grate. Strano? Purtroppo no, secondo gli ultimi dati diffusi Milano è la prima in classifica per quanto riguarda i furti.
L’ultimo rapporto Istat sulla criminalità nel nostro Paese fotografa un’Italia in cui i crimini viaggiano da nord a sud ma con sostanziali differenze tra le diverse città del Paese. Le famiglie più a rischio per i furti in abitazione sono al nord, mentre è nel nord-ovest che sono più comuni i borseggi. Per le rapine vale l’opposto: esse tendono a verificarsi più spesso al sud. Se analizziamo i dati Istat città per città relativi al 2012 Milano è prima in Italia per furti, seguita da Bologna, Torino e poi Firenze. Per quanto riguarda le rapine, le città più colpite sono Napoli, Catania, Milano e Palermo. Vibo Valentia ha invece il record degli omicidi – sia tentati che consumati. Tra le cause dell’aumento dei furti d’appartamento c’è la crisi.
Nel 2012 le città italiane sono diventate meno sicure. Ogni sessanta secondi un furto in appartamento, per un totale di quasi 240 mila case svaligiate. E’ impressionante soprattutto se si confrontano i dati con il 2004: + 114% di aumento.
Tornando ai reati nelle città le sorprese non mancano. Per quanto riguarda le rapine al primo posto c’è Napoli, ma al secondo posto c’è Milano. Sul podio c’è spazio anche per Torino, dietro al quarto e quinto posto ci sono Bologna e Napoli. Per quanto riguarda i furti di auto, anche in questo caso la prima posizione è tutta per Napoli. Al secondo posto c’è Roma e dietro Milano. A seguire Torino e Bologna. Infine per quanto riguarda i furti nelle abitazioni c’è molta più probabilità di trovarsi con la casa svaligiata a Milano che a Napoli. Il capoluogo lombardo è la capitale dei furti in appartamento. Al secondo posto c’è Torino, poi Bologna, Roma e infine Napoli.
Il tema della sicurezza residenziale nelle aree urbane è fondamentale nell’agenda politica visto che si coniuga da tempo con i livelli di vivibilità delle città. Ma come garantire ai cittadini la possibilità di vivere, lavorare e fare impresa senza la paura di subire rapine, furti e altri reati? La sfida è difficile e gli ambiti di intervento sono tanti e molto diversi: da una migliore urbanistica alla riqualificazione dei centri storici, dalla lotta all’abbandono delle periferie fino alla vigilanza delle aree pubbliche.
I dati reali trovano quindi conferma nella percezione della popolazione che esprime una richiesta esplicita di soluzioni per garantire la sicurezza. Oltre alla cosiddetta “protezione passiva” (porte blindate, inferriate, vetri antisfondamento), cresce quindi l’interesse per soluzioni più evolute come sistemi d’allarme antintrusione elettronici e volumetrici che diventano parte integrante di sistemi di home automation. Di tutto questo si parlerà a Milano durante Sicurezza 2014 la biennale internazionale dedicata a questo mondo. Un’occasione di incontro e dialogo tra costruttori, distributori; installatori, sistemisti e grandi utilizzatori intorno a temi fondamentali per lo sviluppo del settore come l’innovazione tecnologica, la qualità della progettazione e, soprattutto, l’integrazione con altre tecnologie.
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