
Come si sta muovendo il settore elettrico in questa situazione di crisi?
Il Giornale dell’Installatore Elettrico sta realizzando di giorno in giorno una serie di interviste a tutti i protagonisti della filiera: produttori, distributori, associazioni di categoria e, naturalmente, installatori.
Per capire quali sono i problemi da affrontare, ma soprattutto, quali le azioni costruttive per riprendere rapidamente e con efficacia l’attività.
Intervista a Massimiliano Troilo, General Manager di Hikvision Italia.
Oggi il diffondersi del contagio e i Decreti messi in atto da parte del Governo hanno modificato in maniera sostanziale le normali attività operative. Come azienda, che tipo di azioni avete intrapreso?
Hikvision, avendo una struttura logistica esterna a supporto e una base di stock di volume abbastanza sostenuto non ha avuto, salvo qualche “fisiologico” ritardo negli sdoganamenti e nelle movimentazioni, particolare impatto sulle attività operative. Di sicuro è necessaria più attenzione nel seguire le varie fasi per il fatto che si sono complicate le operazioni, ma abbiamo un ottimo livello di magazzino e possiamo sopperire a eventuali inefficienze generali per un trimestre ed oltre. La nostra fabbrica ha ripreso, ormai da metà febbraio a produrre a piena capacità, i trasporti via mare funzionano e pertanto pensiamo che, perlomeno per questa parte, non vi saranno problemi.
Inutile oggi fare delle sterili ipotesi sul futuro a breve/medio termine; ciononostante è chiaro che, in questo caso, si tratta di una “crisi” a tempo, nulla a che vedere con il recente passato. Guardando però in prospettiva, è giusto sottolineare come, di necessità virtù, ci siamo dovuti adattare (e rapidamente) a nuove modalità di lavoro. A emergenza conclusa sarà necessario far tesoro di queste esperienze? Cosa potrebbe cambiare anche per il settore che vi vede protagonisti?
Credo che lo smart working, la remotizzazione e le attività online siano solo un fatto marginale al cambiamento, il vero punto è la tenuta dell’imprenditorialità, la caratteristica di frammentazione e di PMI tipica del nostro mercato può risentire pesantemente di questo periodo e ne risentirà nella misura in cui lo stesso si protrarrà nel futuro.
Vedo un cambio radicale dello scenario e ritengo che il sistema Paese debba mettere in moto nell’immediato degli interventi per il post-emergenza, con un piano di re-industrializzazione, l’attivazione di un’attività seri e importante relativamente alle infrastrutture, ma soprattutto farsi carico, cosa che oggi è scandalosamente l’opposto, soprattutto rispetto alla pubblica amministrazione e correlati, di accorciare i tempi di pagamento in modo da ricreare velocemente un giro di capitale circolante che contribuisca attivamente a rifar partire in tempi stretti l’economia.
In ultimo, se dovesse suggerire oggi una strategia agli installatori (artigiani o realtà più strutturate) sia per l’immediato sia per la ripresa delle normali attività che li vedrà coinvolti nei prossimi mesi, che tipo di consigli si sente di dar loro? Come sarà possibile “sfruttare” al meglio questa situazione?
Nell’immediato, dato che gli altri segmenti del comparto security sono fortemente legati al residenziale – il segmento più statico, che molto probabilmente avrà bisogno di più tempo per ripartire-, suggerisco di concentrarsi sulla videosorveglianza, e nello specifico, nel settore delle telecamere termiche per la rilevazione della temperatura corporea. Sia per l’emanazione del decreto, ma credo anche per buon senso, ogni punto vendita e locale aperto al passaggio o sosta di pubblico si dovrà equipaggiare affinché si possa essere certi che non vi siano persone che presentano stati febbrili: è un modo, non solo di fare business, ma anche di organizzarsi per limitare le possibilità che il problema che stiamo vivendo in tutta la sua gravità oggi, dilaghi nuovamente e che si riesca invece a circoscrivere in futuro.
Per il periodo successivo, in assenza di interventi strutturali, l’unica raccomandazione che posso fare è prestare attenzione alla liquidità, puntare sulla marginalità a discapito della quantità e ripartire da una forte specializzazione a vantaggio di una professionalità che possa davvero fare la differenza.
#ilSettoreElettricoNonsiFerma
Condividi l'articolo
Scegli su quale Social Network vuoi condividere