
Non solo produttori e distributori, i primi coinvolti in questa crisi dovuta al diffondersi del Coronavirus sono gli installatori: artigiani o imprese più strutturate che devono tuttavia fare i conti con l’emergenza e i nuovi obblighi imposti dal Governo. Abbiamo quindi deciso di dar loro voce attraverso i nostri mezzi.
Michele de Girolamo, 36 anni, titolare della Futurama Impianti, che opera principalmente sull’isola di Procida, occupandosi di impianti elettrici e aria condizionata, per uso civile e per nautica da diporto.
In queste settimane sono stato stato sempre operativo: vivo e lavoro sull’isola di Procida che, per chi non la conoscesse, è una piccola isola di circa 4 km quadrati. A oggi nessun contagio è stato dichiarato, di conseguenza proseguo nella mia attività tradizionale, avendo tra l’altro la fortuna di lavorare su diversi cantieri in cui o sono da solo oppure mi alterno efficacemente con altre ditte per limitare la presenza in cantiere.
Di fatto quindi, anche se in Campania sono stati chiusi i cantieri edili, proseguo la mia attività con i clienti privati solo per le emergenze, mentre mi dedico in maniera significativa in mansioni all’aperto e in completa autonomia, dovendo sostituire delle vecchie linee elettriche, commessa iniziata ben prima delle misure più restrittive e da portare necessariamente a termine per motivi di sicurezza.
Nel mio piccolo quindi, la domanda è stabile, l’unico problema che sto riscontrando è un po’ più di lentezza nelle forniture; a crisi finita credo che la ripartenza del mio settore (elettrico – climatizzatori) nella mia zona, che vive molto anche di turismo, sarà un attimo in salita, ma per il momento sono molto ottimista
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