#ilSettoreElettricoNonsiFerma

#ilSettoreElettricoNonSiFerma: la testimonianza degli installatori – parte 3

Non solo produttori e distributori, i primi coinvolti in questa crisi dovuta al diffondersi del Coronavirus sono gli installatori: artigiani o imprese più strutturate che devono tuttavia fare i conti con l’emergenza e i nuovi obblighi imposti dal Governo. Abbiamo quindi deciso di dar loro voce attraverso i nostri mezzi.

Stefano Tardiola della Tardiolaimpianti di Roma, impresa che si occupa di impianti elettrici, video sorveglianza e antintrusione.

Per ora (venerdì 13 marzo) lavoriamo, per mia scelta, solo in cantieri senza la presenza di altre maestranze. Registriamo comunque il calo drastico della domanda da parte dei privati, anzi, alcuni lavori già commissionati, sono stati rimandati a tempi migliori. È dura guardare positivamente il futuro, le conseguenze economiche penso possano essere disastrose.
Forse questo stop improvviso, ci permetterà di valutare nuove opportunità per ripartire, e far tesoro del passato, anche rispetto ad alcuni errori che abbiamo commesso. Sicuramente il mercato sta cambiando, già da qualche anno, mentre prima si puntava molto al prodotto, oggi è il servizio che fa la differenza, quindi offrire dei servizi in più per il cliente è sarà sempre più determinante.

 

Alessandro Freni, 39 anni, della I.C. srl, attiva nell’ambito della realizzazione di impianti elettrici, cablaggio strutturato, video sorveglianza e manutenzione.

Fino a venerdì 13 marzo ho lavorato, dopodiché la mia azienda ha deciso di chiudere fino al prossimo 4 aprile; in precedenza, sono stato personalmente “allontanato” per un paio di settimane perché tornato da un viaggio a Singapore.
Quello che ho potuto notare è che diverse attività sono state cancellate in corso d’opera perché i clienti non consentivano l’accesso a terzi.
Ora come ora, da dipendente, la mia preoccupazione è quella di rimanere senza ferie visto che la scelta societaria è stata, appunto, introdurre ferie forzate al fine di tutelare noi e i nostri clienti.
Ovviamente mi auguro che questo periodo di fermo non danneggi troppo il settore, economicamente parlando. Ammiro però la scelta della mia azienda e di tante altre che hanno messo al primo posto la sicurezza, anche a discapito dei profitti.

 

Riccardo Brandazzi, 33 anni, lavora per la Elettro Bi srl che opera  per impianti elettrici civili ed industriali nella zona di Arezzo.

Ci siamo organizzati solo per effettuare interventi realmente necessari, i cantieri sono ancora aperti, ma con molte limitazioni e i clienti che rimandano i lavori a data da destinarsi sono all’ordine del giorno.
Noi siamo due soci e abbiamo un dipendente, quest’ultimo messo in cassa integrazione per la salvaguardia di tutti; noi due quindi ci gestiamo al meglio per rispondere alle richieste che ci arrivano. Personalmente spero che a crisi finita, il popolo italiano rialzi la testa e riparta in modo più deciso rispetto a prima. Ovviamente qualche strascico ci sarà, ma i lavori ripartiranno, dobbiamo essere fiduciosi sulle nostre capacità e quelle di tutta Italia.

 

gie ilsettorelettricononsiferma