
Per fornire energia alla Diamond Tower di Milano sono stati installati 1.000 metri di condotti sbarre e un’impiantistica elettrica in grado di distribuire energia e segnali a 2.000 lavoratori, grazie a soluzioni tecnologiche di grande affidabilità firmate BTicino
Con i suoi 140 metri la Diamond Tower è il quarto edificio più alto di Milano e il palazzo in acciaio più alto d’Italia. Dalla fine del 2016 l'edificio di 28 piani ospita la sede centrale del Gruppo Bnp Paribas Italia e al suo interno ogni giorno lavorano oltre 2.000 persone. La presenza di così tanti dipendenti ha implicato l'impiego di altrettanti computer, ai quali si sono aggiunti i consumi dell'illuminazione nelle ore serali e l'energia necessaria per il funzionamento di tutti i servizi.
Da qui la necessità di realizzare una rete di distribuzione elettrica particolarmente performante; è stata quindi creata un'infrastruttura di distribuzione con soluzioni tecnologiche di grande affidabilità, tra le quali molte sono presenti nel catalogo BTicino.
Inoltre dipendenti nella Diamante Tower lavorano secondo i principi dello shared desk, dunque non hanno una scrivania fissa ma si collegano ogni volta da un punto differente: da qui scelta di equipaggiare le sale riunioni nelle cassette di distribuzione a pavimento Interlink di BTicino con interruttori automatici BTDin e prese di alimentazione e dati della linea Livinglight BTicino.
I tecnici di Alpiq InTec Italia, azienda specializzata nell'installazione d’impianti tecnologici, si sono occupati della posa delle linee montanti che trasportano l'energia dalla cabina di trasformazione nel sottosuolo agli armadi di distribuzione di ognuno dei 28 piani della torre. L’azienda si è affidata ai canali elettrificati prefabbricati di potenza SuperCompactPainted (SCP) firmati Zucchini, brand di BTicino. In un edificio come la Torre Diamante, la complicazione è stata data dalla necessità di posare oltre 1.000 metri di condotti sbarre per i soli montanti verticali; il rapporto di stretta collaborazione instaurato con i tecnici di BTicino, che hanno effettuato tutte le misure relative ai cavedi, ai passaggi e ai relativi ingombri, ha permesso la realizzazione di un lavoro ottimale.
Il cuore tecnologico della Torre Diamante è però nei quattro piani sotterranei, dove si trovano i gruppi di continuità, gli armadi principali e le cabine di trasformazione che alimentano l'edificio. La scelta dei trasformatori si è rivelata delicata, in quanto la tensione deve essere abbassata da 23.000 a 380 V, operazione che comporta uno spreco di energia e una situazione di rischio.
Il team di progettazione ha perciò deciso di installare due trasformatori a resina Green T.HE (Green Trasformes High Efficiency) da 2.500 kVA e due da 2.000 kVA di BTicino, che hanno abbassato la tensione in condizioni di massima sicurezza e di minimo spreco.
Inoltre condotti sbarre Zucchini da 4.000 A, composti da elementi disegnati su misura dai tecnici di BTicino per sfruttare gli angusti passaggi esistenti, collegano le cabine di trasformazione con il gruppo elettrogeno.
Anche la distribuzione orizzontale è altrettanto importante, considerando le dimensioni della Diamond Tower. Sono così state predilette le passerelle a filo, flessibili e semplici da installare, anche se apparentemente poco adatte a supportare notevoli quantità di cavi. Senza dimenticare che gli stessi condotti sbarre Zucchini sono alimentati da quattro corde da 185 mm2 in parallelo per ogni fase, per una lunghezza totale di ogni corda di oltre 70 m.
A fronte della necessità di posizionare decine di chilometri di cavi l'impiego di passerelle aperte ha imposto una notevole attenzione nell'ancoraggio delle staffe. Ma, una volta noti i pesi e le relative esigenze impiantistiche, il lavoro ha potuto procedere nel rispetto dei tempi previsti. Il tutto con l'ulteriore vantaggio legato al fatto che le passerelle aperte Cablofil, fornite da BTicino, una volta installate, hanno permesso una predisposizione decisamente più facile di tutti i cavi.
Condividi l'articolo
Scegli su quale Social Network vuoi condividere