
Rinnovabili, efficienza energetica, decarbonizzazione: la nuova Strategia Energetica Nazionale è stata presentata in Parlamento, ma per la predisposizione del documento finale saranno valutati anche i commenti, le segnalazioni e le proposte di tutti i cittadini
Il 10 maggio 2017 è stata presentata a Roma in audizione parlamentare la nuova SEN, Strategia Energetica Nazionale, una sfida che l’Italia vincerà realizzando i propositi entro il 2030.
Aumentare la competitività del Paese allineando i prezzi energetici a quelli europei, migliorare la sicurezza dell’approvvigionamento e della fornitura, decarbonizzare il sistema energetico in linea con i propositi a lungo termine dell’Accordo di Parigi: questi i temi chiave che hanno guidato l’elaborazione della nuova proposta.
In realtà si tratta di un percorso che parte da lontano: i medesimi obiettivi erano già al centro del documento del 1990 “Una politica energetica per l'Unione Europea”, e lungo queste direttrici l’Europa ha portato avanti nel tempo la propria azione. Nel percorso di sviluppo della SEN 2017 sono stati coinvolti Enea, Rse, Ispra, Gse, Gme, Snam e Terna e le Associazioni di categoria. Una crescita economica sostenibile: sarà questa la conseguenza dei tre precedenti obiettivi, da perseguirsi focalizzandosi su alcune priorità, fra cui lo sviluppo delle rinnovabili, dell'efficienza energetica e della Sicurezza Energetica e l’accelerazione nella decarbonizzazione del sistema.
Sul fronte delle rinnovabili a oggi l'Italia ha già raggiunto gli obiettivi 2020, con una penetrazione di 17,5% sui consumi complessivi al 2015 rispetto a un target al 2020 di 17%. Per questo si ritiene ambizioso, ma comunque perseguibile, un obiettivo del 27% di rinnovabili sui consumi complessivi al 2030, attraverso l’ottimizzazione di interventi e investimenti per poter agire in modo sinergico e coordinato su tutti i settori considerati: rinnovabili elettriche, rinnovabili termiche, rinnovabili trasporti. Se gli obiettivi verranno raggiunti vi sarà un cambio di paradigma nel settore elettrico: la quota di rinnovabili potrà diventare preponderante e, al contempo, si vedranno crescere le configurazioni di generazione distribuita ed elaborare nuovi assetti, come le comunità locali dell’energia, e aumentare l’interconnessione coi sistemi europei e sovranazionali.
L'Italia ha inoltre una forte tradizione nel settore efficienza e può senz’altro avere un ruolo di primo piano nello sviluppo di un mercato europeo delle tecnologie e delle soluzioni. La riqualificazione del parco immobiliare rappresenta inoltre una importante occasione di miglioramento del territorio e di rilancio per il settore dell’edilizia. L’efficienza energetica sarà essenziale per contenere la spesa energetica di famiglie e imprese; andranno poi rivisti gli strumenti di funzionamento dei mercati energetici, per aumentarne la competitività e renderli idonei a rispondere alle esigenze delle diverse categorie di consumatori.
Per quanto riguarda la sicurezza energetica del sistema elettrico, i nuovi obiettivi di crescita delle rinnovabili al 2030 rendono ancora più utile l'avvio del capacity market per garantire l’adeguatezza del sistema, mantenendo la disponibilità della potenza a gas ancora necessaria, con priorità per quella flessibile e sollecitando nuove risorse (rinnovabili, accumuli) per aumentare la flessibilità del sistema.
La promozione dell’uso del vettore elettrico richiede infine una coerente strategia di rapida decarbonizzazione della generazione. La crescita delle energie rinnovabili e l’effettuazione degli investimenti in rete e in nuove infrastrutture rendono possibile farlo in condizioni di sicurezza e con tempistiche coordinate con la riduzione del carbone attesa in Europa.
La Consultazione sulla Strategia Energetica Nazionale si sarebbe dovuta concludere il 31 agosto, ma sono pervenuti numerosi contributi ed ulteriori richieste di proroga, perciò il termine ultimo è stato fissato al 12 settembre.
Per la predisposizione del documento finale saranno valutati anche i commenti, le segnalazioni e le proposte inviate ai siti www.mise.gov.it e www.minambiente.it.
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