
L’evoluzione tecnologica ha reso necessario un aggiornamento dei CAM IP, relativi all’illuminazione pubblica, al fine di una riduzione dell’inquinamento luminoso e una maggiore efficienza delle sorgenti e degli apparecchi
Il D.lgs 50/2016 ha introdotto l’obbligatorietà dell’applicazione, nelle gare di appalto della pubblica amministrazione, dei CAM – i criteri ambientali minimi per servizi di progettazione e lavori di ristrutturazione, nuova costruzione e manutenzione ambientali in vigore; tali criteri sono stati stabiliti nel 2013.
Secondo il decreto una stazione appaltante ha la facoltà di decidere di non utilizzare tutti i criteri premianti definiti dai CAM, oppure di utilizzarli parzialmente, o utilizzare criteri premianti ulteriori, diversi o più stringenti: l’importante è che siano coerenti con i CAM.
L’obbligatorietà dei CAM è dunque limitata alle specifiche tecniche e alle clausole contrattuali.
Tuttavia la rapida evoluzione tecnologica a cui stiamo assistendo ha come conseguenza il fatto che alcune parti del CAM IP, relativo all’illuminazione pubblica, approvato nel 2013 siano ormai obsolete, e sia quindi necessario un aggiornamento del documento, operazione di cui si sta occupando il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.
Fra le tematiche che necessitano di maggior attenzione e approfondimento svettano quelle legate al risparmio energetico e alla riduzione dell’inquinamento luminoso e delle sostanze pericolose. La riflessione su questi punti deve infatti essere lo stimolo alla produzione di prodotti migliori.
Oltre all’aggiornamento del vecchio CAM IP il Ministero sta lavorando a un’ulteriore scheda, che ha come oggetto “l’affidamento del servizio di illuminazione pubblica” e va ad aggiungersi a quelle relative a “corpi illuminanti”, “apparati di illuminazione” e “servizio di progettazione”.
La revisione del CAM del 2013 è prevista entro l’estate, mentre in autunno sarà adottata anche la parte sul Servizio.
Nella fase di aggiornamento si è tenuto conto del fatto che il maggiore impatto degli impianti di illuminazione avviene nella fase d’uso, con conseguenti problemi ambientali e sanitari connessi alla produzione di energia: l’obiettivo dei CAM IP è dunque una maggiore efficienza delle sorgenti e degli apparecchi.
Perciò l’IPEA – Indice Parametrizzato di Efficienza dell'Apparecchio illuminante – prevede un progressivo incremento dell’efficienza; dopo il 2019, inoltre, le sorgenti SAP potranno essere acquistate soltanto per andare a sostituire, all’interno di apparecchi già esistenti, altre sorgenti SAP deteriorate.
È quindi evidente come il nuovo CAM intervenga in modo efficace sul tema dell’inquinamento luminoso, garantendo al contempo l’efficienza energetica.
È inoltre da sottolineare come i CAM obbligatori rappresentino le prestazioni minime richieste, quindi nulla vieta alle Amministrazioni di aggiungere ulteriori e diversi criteri.
In seguito all’applicazione del CAM aggiornato si assisterà non solo a una significativa riduzione delle emissioni inquinanti, ma anche a una rilevante diminuzione del costo della bolletta energetica.
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