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Inaugurato il primo impianto solare termodinamico italiano

A Ottana, in Sardegna, è stato inaugurato un impianto solare sperimentale, esempio di eccellenza nello sfruttamento delle rinnovabili. L’impianto utilizza tecnologie solari a concentrazione che sfruttano insieme il termodinamico e il fotovoltaico

Un impianto solare unico nel suo genere grazie all’integrazione delle tecnologie utilizzate: nell’area industriale di Ottana, in provincia di Nuoro, è stato inaugurato il 5 ottobre l’Impianto sperimentale a concentrazione della Sardegna, il primo in Italia.

Il progetto è stato realizzato dall’Enas e finanziato dall’Assessorato dell’Industria (10 milioni di euro) e dall’Assessorato dei Lavori Pubblici (2 milioni di euro). L’impianto è caratterizzato dall’utilizzo di tecnologie solari a concentrazione, che sfruttano insieme il termodinamico e il fotovoltaico. Si tratta di una piattaforma di sperimentazione di scala industriale aperta alla ricerca applicata nei settori delle tecnologie solari, dei sistemi di accumulo energetici e della gestione delle micro-reti.

La centrale produrrà energia con un sistema di specchi parabolici che proiettano e concentrano la luce del sole su un tubo. Qui scorre un fluido termovettore (a base di sali) che, una volta riscaldato, è in grado di mantenere la sua temperatura di circa 550°C per giorni, senza dover essere nuovamente riscaldato. Il fluido assorbe e trasporta l’energia fino a un serbatoio di accumulo, che essendo in contatto termico con uno scambiatore di calore, genera vapore per muovere delle turbine che producono corrente elettrica. L’impianto ha la possibilità di erogare una potenza elettrica complessiva di 1 MWe e consentirà la gestione dell’energia prodotta attraverso due sistemi di accumulo, termico ed elettrochimico; tutti gli elementi che costituiscono l’impianto, inoltre, sono di manifattura italiana.

“Il lotto inaugurato oggi non è a se stante, ma è una parte di un intervento complessivo che la Regione ha ritenuto di realizzare per raggiungere un obiettivo importante: abbattere i costi energetici della gestione del sistema idrico multisettoriale a beneficio del bilancio regionale”, ha detto l’assessore dei Lavori Pubblici, Edoardo Balzarini. “È un punto di partenza verso traguardi ancora più importanti. Nell’ambito del raggiungimento dell’autosufficienza energetica, l’Enas porterà avanti il completamento degli impianti a Ottana, un progetto suddiviso in quattro lotti per una spesa complessiva di 59 milioni di euro”.

“Siamo all’interno di un percorso lungo e articolato già avviato un anno fa con l’inaugurazione di un impianto da 4 MWh di tipo tradizionale”, ha sottolineato l’amministratore di Enas, Giovanni Sistu. “La particolarità di questo impianto innovativo è che consente non solo all’Enas, ma a tutta la Sardegna, di lavorare sulla realizzazione di impianti fotovoltaici a impatto ridotto. Produciamo l’energia che ci serve, vicino al territorio, riducendo gli effetti sull’ambiente”.

Questa tipologia di impianti potrà nel tempo essere utilizzata proprio per equilibrare la rete e garantire una produzione di energia rinnovabile anche in assenza temporanea di sole o di vento.