I nuovi modelli di inseguitori solari biassiali Eos23 e Eos56

Entrambe le versioni sono caratterizzate da un’ampia ruota di base al fine di garantire al sistema massima stabilità e semplicità nell’ancoraggio

La società Ing. Gaeta ha arricchito la gamma dei propri inseguitori solari biassiali con due nuovi modelli: Eos23 (evoluzione del mod.D203) avente potenzialità di circa 3 kWp e l’Eos56 con potenzialità di circa 6 kWp.
Entrambe le versioni sono caratterizzate da un’ampia ruota di base al fine di garantire al sistema massima stabilità e semplicità nell’ancoraggio.
Il fissaggio a terra, che può avvenire mediante micropali, sistemi ad avvitamento o zavorre in cemento, ha l’obiettivo di evitare costose opere murarie di fondazione e soprattutto problemi con le autorizzazioni. Inoltre il modello Eos23 è ideale per essere installato sulle coperture piane dei capannoni industriali.
In termini di sicurezza le strutture sono state studiate per poter resistere a sollecitazioni del vento oltre 140 km/h e l’elevata rigidità del pannello porta-moduli permette di evitare pericolosi sforzi di torsione o flessione ai moduli fotovoltaici. Il sistema di movimentazione mediante pignoni e catene evita dannose sollecitazioni ai motoriduttori, in quanto le vibrazioni e gli effetti delle raffiche del vento vengono in gran parte assorbiti dalle molle tendicatena.
La zincatura a caldo dopo lavorazione della struttura e l’utilizzo di acciaio inox per il quadro elettrico e la bulloneria garantiscono ottima resistenza alla corrosione. L’inseguimento automatico di azimut e zenit avviene mediante algoritmo supportato da microprocessore e software dedicato, presenti in ciascun inseguitore; la programmazione delle coordinate geografiche e dell’orario avviene tramite porta RS232. Il sistema di controllo è cablato all’interno di un quadro elettrico a bordo. Vi è possibilità di controllo remoto sia passivo sia attivo nonché di programmazione backtracking che, inclinando maggiormente e progressivamente i moduli in prossimità dell’alba e del tramonto, permette di evitare ombreggiamenti reciproci che avrebbero effetti peggiori della non perpendicolarità ai raggi solari. È possibile installare a bordo un inverter dedicato fino a 6 kWp e connettere le due stringhe all’interno del quadro elettrico con relative protezioni.
La scheda di controllo dispone di ingresso per posizionamento orizzontale comandabile da centralina anemometrica.