Microgeo Led, apparecchi a incasso carrabile per esterno

Gli apparecchi forniti da Ghidini sono vari e ogni modello è stato scelto per avere il massimo effetto scenografico

Il progetto di riqualificazione del Parco della Pace a Roma è nato dall’esigenza di recuperare – e quindi donare alla città e ai cittadini – una vasta area da tempo abbandonata e desolata alla periferia di Roma: fino a poco tempo fa, infatti, l’area era un’immensa cava a cielo aperto destinata all’estrazione di pozzolana e inerti.
L’area interessata dal progetto, ben 12 ettari di terreno, è di proprietà del Consiglio regionale, al quale è adiacente. L’intervento è stato realizzato nell’ottica  del concetto “Land Art” con lo scopo di valorizzare e trasformare l’area, rendendola portatrice di un profondo significato: la Pace.
L’architetto Michele Stamegna si è focalizzato sull’aspetto illuminotecnico – con la collaborazione di Ghidini Illuminazione – fondamentale per la scelta dei corpi illuminanti e il loro posizionamento nel parco per mettere in evidenza le forme architettoniche del verde e delle sculture.
Gli apparecchi forniti da Ghidini sono vari e ogni modello è stato scelto in base al tipo di area da illuminare per avere il massimo effetto scenografico: incasso a suolo, bollard, proiettori suolo e proiettori. Per l’anfiteatro sono stati utilizzati 170 Microgeo Led, apparecchi a incasso carrabile per esterno a luce radente con controcassa in alluminio per il montaggio a pavimento. Per l’illuminazione dei viali letterari e carrabili, il bollard Tret, realizzato con elementi in alluminio a basso contenuto di rame per un’elevata resistenza all’ossidazione, verniciato in polveri poliestere con trattamento anticorrosione e diffusore in policarbonato antivandalico trasparente, nelle versioni Cutoff per i primi con paraluce e frangiluce a 45° verniciati neri 5 gloss a bassa riflettenza, per rispondere alle esigenti norme regionali contro l’inquinamento luminoso, e Up per i secondi con un’altezza di 2,40 metri. Per esaltare alberi e arbusti, la scelta è ricaduta sul proiettore da suolo Daytona, orientabile a 75°, girevole a 360° e controcassa in ferro con trattamento in cataforesi esclusa.
Infine, per illuminare le pietre letterarie, è stato scelto il proiettore Vik, ideale per sottolineare con decisione particolari architettonici e facciate.