
La Regione Sardegna ha pubblicato un bando da 44 milioni di euro, rivolto alle strutture pubbliche nel territorio regionale, per interventi di efficientamento energetico negli edifici pubblici e per la realizzazione di micro reti
La Sardegna è sulla buona strada per diventare a tutti gli effetti una smart region; è infatti online sul sito della Regione il bando da 44 milioni di euro per interventi di efficientamento energetico negli edifici pubblici e per la realizzazione di micro reti, rivolto alle strutture pubbliche nel territorio regionale.
Si tratta di un passo concreto, nato dal lavoro congiunto degli assessorati dei Lavori Pubblici e dell’Industria, che si muovono in sinergia verso un comune obiettivo: dotare l’isola di edifici intelligenti che consumano meno energia, la producono, usano solo quella necessaria e trasferiscono quella in eccesso ad altre strutture, in un processo virtuoso che si traduce in economia, tutela ambientale e miglioramento della qualità della vita.
Il finanziamento massimo per ciascuna proposta ammissibile, nei limiti delle risorse disponibili, va dai 500mila euro per i comuni singoli fino a 3.000 abitanti a 2,5 milioni per le proposte presentate da comuni associati, province, amministrazioni universitarie e consorzi industriali. Il finanziamento minimo per ciascuna proposta è pari a 50mila euro.
“La direzione che percorriamo è l'unica possibile: la transizione da energie fossili a rinnovabili.” Ha sottolineato il Presidente della Regione Sardegna, Francesco Pigliaru. “È necessario orientare il mercato verso un settore che è destinato a generare lavoro di alta qualità e per questo investiamo risorse pubbliche importanti”.
“È un bando importantissimo con obiettivi che vanno nella direzione già tracciata dal Piano Energetico – spiega l'assessore dell'industria, Maria Grazia Piras – cioè, risparmiare energia, creare reti intelligenti di distribuzione energetica e migliorare la qualità dell'ambiente, a partire dagli edifici pubblici, quelli dei comuni e delle province in particolare, ma anche delle università e dei consorzi industriali”.
Le domande possono essere presentate fino al prossimo 3 novembre, con le modalità e la modulistica on-line. Possono partecipare i comuni, le province, i consorzi industriali e le università, ad esclusione delle strutture sanitarie.
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