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Saremo davvero al sicuro nelle nostre case intelligenti?

In un mondo sempre più interconnesso, le nuove tecnologie emergenti apporteranno notevoli benefici, ma anche nuovi rischi e vulnerabilità. Quali di esse nascondono un maggior rischio potenziale?

Case, edifici, città intelligenti, Intelligenza Artificiale: le nuove tecnologie sono e saranno in grado di migliorare la nostra vita, ma allo stesso tempo espongono sistemi, reti e dati sensibili a minacce prima sconosciute.

Un’indagine condotta dal Software Engineering Institute della Carnegie Mellon University, per conto dell’organismo del Dipartimento della Sicurezza Interna degli Usa (Us-Cert), ha evidenziato quali tecnologie dovranno essere tenute sotto controllo, in quanto potenzialmente molto vulnerabili.

Perché? Se per esempio la sicurezza dei sistemi di trasporto intelligente, che l’Us-Cert stima di vedere adottati in massa fra cinque-dieci anni, venisse compromessa, non è difficile prevedere scenari catastrofici quali semafori impazziti, veicoli a guida autonoma fuori controllo, furti di credenziali e così via, con numerosi incidenti e danni nei confronti di persone e oggetti.

Riguardo all’apprendimento automatico, un primo e fondamentale step verso l’Intelligenza Artificiale, i pericoli insiti negli algoritmi sono palesi: i Big Data con informazioni sensibili sono potenzialmente trafugabili, i sensori intelligenti potrebbero essere manomessi, e dati manipolati e compromessi potrebbero indurre i macchinari ad adottare comportamenti scorretti. Anche per il dominio degli smart robot, in cui l’Us-Cert inserisce soluzioni come droni, bracci meccanici per la chirurgia o sistemi di controllo industriale, l’adozione dei quali dovrebbe avvenire entro il prossimo decennio, gli algoritmi potrebbero essere manipolati, con conseguenze spiacevoli. Per ridurre al minimo i rischi l’indagine raccomanda di aumentare il coinvolgimento proattivo delle istituzioni dell’industria e del mondo accademico.

Infine gli smart buildings, più efficienti, confortevoli e sicuri grazie all’utilizzo di sensori Internet of Things e l’analisi dei dati. In questo caso i rischi maggiori riguardano proprio le tecnologie legate alla sicurezza: sistema antincendio, telecamere e controllo degli accessi potrebbero infatti venire compromessi, creando notevoli disagi.

Una domanda sorge spontanea: saremo al sicuro nelle nostre case intelligenti?