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Home&Building Automation: KNX, uno standard per l’automazione

Un percorso formativo per imparare a conoscere il sistema KNX, uno dei protocolli più diffusi all’interno del vasto mondo della domotica. Tra pregi e difetti, vi forniremo gli strumenti per fare una scelta adeguata in fase di progetto e installazione

Con questo primo post iniziamo in un percorso che ci consentirà di conoscere il mondo KNX, partendo dalle sue basi.

KNX Association, allora chiamata “EIB Association”, è stata fondata nel 1990 a Bruxelles, con l’obiettivo di promuovere case ed edifici intelligenti e il sistema EIB, il quale fu sviluppato grazie all’unione di alcuni rinomati costruttori. Nel 1999 questa associazione si unì con altre due associazioni europee.
Queste furono:

  • BCI (Francia) che promuoveva il sistema Batibus;
  • European Home Systems Association (Paesi Bassi) che promuoveva il sistema EHS.

Come risultato di questa convergenza il nome venne cambiato in KNX Association.

Per questo motivo, dato che il sistema EIB è anteriormente compatibile con KNX, la maggior parte degli apparecchi potrà riportare sia il logo KNX sia quello EIB.

L’associazione si è posta fin da subito molteplici obiettivi:

  • Definire un nuovo standard KNX realmente aperto per la gestione intelligente di  abitazioni ed edifici;
  • Affermare il marchio KNX come simbolo di qualità e interoperabilità di prodotti di diversi costruttori (multi-vendor interworking);
  • Diffondere il KNX come standard europeo e internazionale.

Alla fine del 2003, lo Standard KNX è stato approvato dal CENELEC quale standard europeo per l’automazione di case ed edifici (HBES – Home and Building Electronic Systems), come parte della serie EN 50090. Lo Standard KNX ha ricevuto anche l’approvazione del CEN (EN 13321-1 per i mezzi di comunicazione e il protocollo ed EN 13321-2 per KNXnet/IP).

Mentre alla fine del 2006, KNX è stato approvato come standard mondiale (ISO/IEC 14543-3-1 a 7) e nel maggio 2013 è stata infine approvata come standard cinese (GB/Z 20965) e negli USA come ANSI/ASHRAE 135.

Lo sviluppo continuo dello standard e la relativa espansione del suo utilizzo sul territorio mondiale, ha portato agli inizi del 2018 a raggiungere numeri da record, dove, fra tutti, spicca la presenza di 444 membri di 45 diversi paesi, a garanzia di una scelta praticamente senza limiti di dispositivi e soluzione tecniche e tecnologiche.

BUS vs Tradizionale

Per quanto riguarda l’utilizzo del mezzo di comunicazione più diffuso, il “Twisted Pair” (doppino intrecciato), questo viene posato parallelamente al cavo da 230 V, con conseguenti vantaggi, se paragonato all’installazione tradizionale:

  • L’insieme del cablaggio si riduce notevolmente, se i dispositivi bus vengono disposti in modo decentralizzato;
  • Aumento delle possibili funzioni del sistema;
  • Miglioramento della trasparenza dell’installazione.

Come mostrato in Figura qui sopra, il cavo BUS, quello “verde”: collega i carichi (attuatori) e comandi (sensori) e fornisce ai dispositivi bus l’alimentazione nella maggior parte dei casi.

Tutti i dispositivi bus KNX hanno ciascuno una propria “intelligenza” autonoma, tipico esempio di impianto a intelligenza distribuita, conferendo a questo tipo di sistemi l’adeguatezza a installazioni che possono spaziare dalle piccole costruzioni fino a grandi progetti quali hotel, scuole e centri commerciali, garantendo sempre e comunque flessibilità, scalabilità e interoperabilità al sistema impiantistico.