
La società Between realizza ogni anno lo Smart city index, un report che metta a confronto le principali città italiane e internazionali per stabilire la diffusione dell’Ict, dalla banda larga alle piattaforme di servizi digitali
Se si volesse stilare una classifica delle città più “smart”, chi svetterebbe sul podio? C’è chi questa graduatoria l’ha fatta.
In Italia, per esempio, la società Between ha ideato lo Smart city index, un ranking di tutti i 116 comuni capoluogo di provincia in cui convergono i risultati del monitoraggio effettuato sulla diffusione dell’Ict, dalla banda larga alle piattaforme di servizi digitali. Si tratta di uno strumento che si modifica di anno in anno seguendo lo sviluppo delle innovazioni, interessando sempre nuove aree tematiche tecnologiche e nuovi indicatori. Per l’edizione 2014, l’indice è composto da 12 aree tematiche e più di 400 indicatori.
A salire sul gradino più alto del podio è Bologna, che risulta la città più avanti nel percorso per diventare smart, mentre si piazzano rispettivamente al secondo e terzo posto Torino e Milano. In generale emerge un maggiore sviluppo tecnologico delle grandi città, sebbene alcune città di medie dimensioni siano riuscite a collocarsi tra le prime dieci, come Trento, che si trova al quarto posto, e come anche Pisa, Verona, Parma e Brescia. Mentre gli ultimi posti sono occupati dalle piccole città, tra cui però si distinguono Lodi, Siena, Cremona, Pavia e Mantova, presenti nei primi posti del ranking.
Se ci si sposta nel mondo, invece, la nostra presenza crolla al 54° posto dove, valutati parametri differenti rispetto alla ricerca italiana, dando spazio non solo alla tecnologia ma anche ad aspetti più prettamente economici e sociologici, si colloca Roma, seguita da altre quattro città del Belpaese: Firenze, Milano, Torino e Napoli. Sono questi, infatti, i risultati della classifica che Iese, la business school dell’Università di Navarra, ha stilato nel Cities in Motion Index 2014 analizzando 135 città al mondo secondo 50 parametri rientranti in 10 indici: governance, public management, urbanistica, tecnologia, ambiente, prestigio internazionale, coesione sociale, mobilità e trasporti, capitale umano ed economia.
Al primo posto, in questo caso, si è riconfermata Tokyo, mentre Londra e New York si sono aggiudicate il secondo e terzo gradino del podio con Zurigo, Parigi, Ginevra, Basilea, Osaka, Seoul e Oslo a completare la top 10 delle città più “smart” al mondo.
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