
Come si sta muovendo il settore elettrico in questa situazione di crisi?
Il Giornale dell’Installatore Elettrico sta realizzando di giorno in giorno una serie di interviste a tutti i protagonisti della filiera: produttori, distributori, associazioni di categoria e, naturalmente, installatori.
Per capire quali sono i problemi da affrontare, ma soprattutto, quali le azioni costruttive per riprendere rapidamente e con efficacia l’attività.
Intervista a Sergio Novello, Presidente e Amministratore Delegato di Sonepar Italia.
Oggi il diffondersi del contagio e i Decreti messi in atto da parte del Governo hanno modificato in maniera sostanziale le normali attività operative. Come azienda, che tipo di azioni avete intrapreso?
Sonepar Italia ha messo in atto, seguendo le disposizioni date dal Governo per il contenimento del contagio, tutte le misure a tutela della salute di lavoratori e clienti in tutte le sedi aziendali: uffici, punti vendita, magazzini Ce.Di. Ovunque è stata disposta la turnazione e la diminuzione del personale in organico nell’orario di lavoro per assicurare la distanza necessaria all’interno degli ambienti di lavoro e nei punti vendita; sono state fornite ai dipendenti mascherine protettive e abbiamo predisposto all’ingresso dosatori gel con disinfettante per le mani.
Nei punti vendita sono presenti dei distanziatori in cassa per evitare le file e mantenere le distanze. In tutti i locali abbiamo programmato periodicamente la sanificazione di tutte le superfici. Per i clienti abbiamo avviato una campagna promozionale per gli acquisti online con eliminazione delle spese di spedizione e condizioni di acquisto speciali, per venire incontro all’esigenza di restare a casa il più possibile assicurando la consegna sempre in 24 ore.
Abbiamo attivato lo smart working ove possibile e attivato riunioni in sola via telematica. Al momento assicuriamo comunque l’operatività essenziale in tutti i nostri 110 punti vendita, rispettando tutte le norme in vigore, nella tutela della salute di tutti.
Inutile oggi fare delle sterili ipotesi sul futuro a breve/medio termine; ciononostante è chiaro che, in questo caso, si tratta di una “crisi” a tempo, nulla a che vedere con il recente passato. Guardando però in prospettiva, è giusto sottolineare come, di necessità virtù, ci siamo dovuti adattare (e rapidamente) a nuove modalità di lavoro. A emergenza conclusa sarà necessario far tesoro di queste esperienze? Cosa potrebbe cambiare anche per il settore che vi vede protagonisti?
Lo smart working nel nostro settore non è pratica sempre attuabile proprio per la natura stessa dell’attività commerciale a contatto con i nostri clienti. Non vi è dubbio che si stia vivendo una emergenza straordinaria e dai connotati di unicità; questo vale in particolar modo anche per i nostri clienti installatori che ci segnalano, dai vari territori, cantieri sospesi e progetti al momento in stand-by. Certamente una volta fuori da questa emergenza, dovremo tutti cambiare prospettiva ed impegnarci insieme attivamente nel minimizzare gli impatti economici causati da questo periodo drammatica.
In ultimo, se dovesse suggerire oggi una strategia agli installatori (artigiani o realtà più strutturate) sia per l’immediato sia per la ripresa delle normali attività che li vedrà coinvolti nei prossimi mesi, che tipo di consigli si sente di dar loro? Come sarà possibile “sfruttare” al meglio questa situazione?
Il tempo liberato dall’emergenza e dalla riduzione della quantità di lavoro potrebbe essere impiegato ad esempio in formazione online. Sonepar Italia ha calendarizzato a riguardo webinar formativi con player importanti del settore produttivo. Ne sono un esempio i cinque appuntamenti online organizzati con Siemens sui PLC, il prossimo è in programma il 2 aprile alle ore 12.30, o quelli con SolarEdge o Fluke.
In generale bisogna tener alta l’attenzione e non fermarsi nella speranza che le misure prese dal Governo in questi giorni portino risultati concreti nelle prossime settimane.
#ilSettoreElettricoNonsiFerma
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