
Come si sta muovendo il settore elettrico in questa situazione di crisi?
Il Giornale dell’Installatore Elettrico sta realizzando di giorno in giorno una serie di interviste a tutti i protagonisti della filiera: produttori, distributori, associazioni di categoria e, naturalmente, installatori.
Per capire quali sono i problemi da affrontare, ma soprattutto, quali le azioni costruttive per riprendere rapidamente e con efficacia l’attività.
Intervista a Gianfranco D’Ippolito, Managing Director di ZOTUP.
Oggi il diffondersi del contagio e i Decreti messi in atto da parte del Governo hanno modificato in maniera sostanziale le normali attività operative. Come azienda, che tipo di azioni avete intrapreso?
ZOTUP ha sede a Bergamo, la seconda provincia più colpita da questa epidemia nel nostro Paese. Le preoccupazioni di salute sono inevitabilmente al primo posto, per questo motivo sono state adottate delle misure negli uffici della nostra Società per evitare eventuali possibili contagi: sono stati realizzati dei team di lavoro attivi in sede a giorni alterni tra loro, sono stati forniti guanti e disinfettanti per ogni postazione, e, infine, è stato agevolato lo smartworking dove possibile. Questo ci permette di rimanere comunque operativi per fornire un servizio continuo e costante al mercato. Le chiamate tecniche vengono normalmente gestite e il materiale evaso nella normalità. Qualora dovessero esserci misure più restrittive che comprendono la nostra città valuteremo come comportarci, ma sicuramente il supporto tecnico, cuore all’occhiello della nostra realtà, sarà sempre garantito.
Inutile oggi fare delle sterili ipotesi sul futuro a breve/medio termine; ciononostante è chiaro che, in questo caso, si tratta di una “crisi” a tempo, nulla a che vedere con il recente passato. Guardando però in prospettiva, è giusto sottolineare come, di necessità virtù, ci siamo dovuti adattare (e rapidamente) a nuove modalità di lavoro. A emergenza conclusa sarà necessario far tesoro di queste esperienze? Cosa potrebbe cambiare anche per il settore che vi vede protagonisti?
Lo smartworking è sicuramente una tipologia di lavoro utile e interessante. Come ZOTUP lo abbiamo già sperimentato in passato per alcune figure della Società e ora abbiamo ampliato la possibilità anche ad altri collaboratori. Seppur utile ed efficace riteniamo abbia delle limitazioni innate che risiedono nell’assenza di confronto. Siamo infatti dell’idea che il confronto continuo sia fondamentale per creare team e per crescere, sia a livello personale che a livello aziendale. Dal punto di vista formativo non abbiamo sperimentato iniziative particolari, forse in un futuro valuteremo questo nuovo modus operandi.
In ultimo, se dovesse suggerire oggi una strategia agli installatori (artigiani o realtà più strutturate) sia per l’immediato sia per la ripresa delle normali attività che li vedrà coinvolti nei prossimi mesi, che tipo di consigli si sente di dar loro? Come sarà possibile “sfruttare” al meglio questa situazione?
ZOTUP è in stretto contatto quotidiano con gli installatori e ha percepito lo smarrimento che ha comportato questa pandemia. Sicuramente saremo banali nel dare questo messaggio, ma, come ha detto il nostro sindaco Gori, approfittiamone per riposarci e abbassare i ritmi, riprenderemo tutti al massimo quando normalmente si stava a casa in estate. Si può approfittare del calo lavorativo per svolgere attività che prima accantonavamo per mancanza di tempo. Nulla è mai spercato se fatto con intelligenza e dedizione. #andràtuttobene
#ilSettoreElettricoNonSiFerma
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